lunedì 1 novembre 2010

1 . Civiltà perdute.

La protoufologia è quella branca dell’ufologia che studia
la possibilità che, anticamente,
la Terra sia stata visitata da razze aliene.

Che le interferenze con civiltà esogene al nostro pianeta non siano una novità, lo si deduce da una attenta lettura di molti testi antichi, reinterpretabili in una chiave diversa, che fa perno su una serie di requisiti e di conoscenze che l’uomo di quei tempi non possedeva. In quest’ottica, ad esempio, alcuni studiosi paragonano il termine "lungo coltello" usato dagli indiani Sioux alla descrizione di un fucile e all’espressione biblica "spada fiammeggiante" dell'’Arcangelo Gabriele, fanno corrispondere un fucile laser, impiegato per tener lontani Adamo ed Eva dall’albero della vita e della morte nell’Eden.

In tutte le popolazioni della Terra ed in tutte le leggende si sente parlare di esseri venuti dallo spazio, dotati di armi e tecnologie avanzatissime, che poi se ne sarebbero andati per la loro strada. Così come quella europea, la letteratura indiana è stracolma di tali racconti.

2 . Rajasthan, India

La radiazione è ancora tanto intensa, da rendere la zona pericolosa

Uno strato di ceneri pesanti, radioattive, copre un'area di una decina di chilometri quadrati nel Rajasthan, India, circa 18 km a ovest di Jodhpur. Gli scienziati stanno studiando il sito, dove era in costruzione una nuova lottizzazione edilizia.

Da qualche tempo è stato accertato che vi è un tasso molto elevato di difetti alla nascita e di cancro in quella zona. I livelli di radiazioni registrati dagli strumenti degli investigatori sono così elevati che il governo indiano ha finito per isolare la regione.

Gli scienziati hanno portato alla luce una città antica, dove appaiono le prove che un'esplosione atomica di migliaia d'anni fa, da 8000 a 12000 anni, distrusse la maggior parte degli edifici e probabilmente uccise mezzo milione di persone. Uno dei ricercatori stima che la bomba nucleare utilizzata dovesse essere all'incirca delle dimensioni di quelle esplose sul Giappone nel 1945.
Lo storico Kisari Mohan Ganguli dice che gli scritti sacri indiani sono pieni di tali descrizioni, che suonano come un'esplosione atomica, simile a quella dell' esperienza di Hiroshima e Nagasaki.

Dice che le fonti parlano di carri celesti che combattevano e d'armi finali. Un'antica battaglia è descritta nel Drona Parva, una sezione del Mahabharata.

"Il passaggio parla di combattimenti e descrive le esplosioni delle armi finali, che decimarono interi eserciti, provocando la distruzione d'una moltitudine di guerrieri con cavalli ed elefanti, soffiati via come le foglie secche degli alberi", dice Ganguli.
"Invece di funghi atomici, lo scrittore descrive un'esplosione a colonna verticale, con nuvole di fumo fluttuanti, come l'apertura di ombrelloni giganti consecutivi. Ci sono commenti in merito alla contaminazione degli alimenti e ai capelli delle persone che cadono".
L'archeologo Francis Taylor dice che le raffigurazioni in bassorilievo, in alcuni templi vicini, da lui tradotte, suggeriscono che essi pregassero d'essere risparmiati dalla grande luce, che stava per portare rovina sulla città. "E' abbastanza incredibile immaginare che qualche civiltà possedesse la tecnologia nucleare prima di noi. La cenere radioattiva aggiunge credibilità agli antichi resoconti indiani che descrivono la guerra atomica".
La costruzione del nuovo quartiere è stata fermata, mentre un gruppo di cinque membri conduce l'inchiesta. Il capo del progetto è Lee Hundley, che ha iniziato l'inchiesta, dopo che l'alto livello di radiazioni è stato scoperto.

3 . Vi furono antiche guerre nucleari ?

Alcuni archeologi pensano di sì.

La nostra ricerca indica che l'intera regione circostante i Grandi Laghi americani fu soggetta ad un bombardamento di particelle e ad un catastrofico irraggiamento nucleare, che produsse neutroni termici secondari dall' interazione con i raggi cosmici.
I neutroni produssero grandi e insolite quantità di Plutonio 239 e modificarono in modo importante le proporzioni naturali degli isotopi d'Uranio (235 U/238 U) nei materiali presenti sul luogo, nei sedimenti, nelle selci e in tutta la natura circostante.
Quei neutroni trasformarono il nitrogeno residuo (14 N) in radiocarbonio, in modo tale da alterare tutti i procedimenti che usiamo per le datazioni."

Un manoscritto, composto in sanscrito dal Re (Raja) Paramara Bhoja di Dhar, Malwa(1000-1055 d.C.), tratta delle tecniche di combattimento, e in particolare di certi tipi di macchine da guerra. L'opera s'intitola Samarangana Sutradhara, o "Il Comandante in campo" (nome talvolta abbreviato "il Samar") ed è un'opera enciclopedica sull'architettura classica indiana (Vastu Shastra).
In 83 capitoli, i temi trattati sono di urbanistica, architettura della casa, architettura del tempio e arti scultoree, insieme alle Mudra (le diverse pose delle mani, e le pose del corpo, così come le posizioni delle gambe), i canoni della pittura, e un capitolo sull'arte dei congegni meccanici yantra (capitolo 31).
Questo capitolo sugli yantra ha attirato l'attenzione della pseudoscienza e dell'ufologia in particolare. Ai versi 95-100 l'autore parla di aeromobili a forma di uccelli (Vimana), con diversi modi di propulsione, e ai versi 101-107 menziona una sorta di robot utilizzabili in qualità di guardie.
Il Re Bhoja usò spesso il termine sanscrito yantra, piuttosto del termine vimana (più familiare per noi), e dichiarò che le sue conoscenze si basavano su manoscritti Indù, che erano già antichi ai suoi tempi, nel sec. XI d.C.

Ecco alcuni estratti da quell'antico testo:

4 . Ricordi Nucleari.

Ci sono prove evidenti che l'impero Rama (ora India) fu devastato da una guerra nucleare. La valle dell'Indo è ora il deserto del Thar, e il sito delle ceneri radioattive, che si trova ad ovest di Jodhpur, è lì intorno.

Considerate questi versi antichi (6500 a.C. al più tardi) del Mahabharata:

"... un unico proiettile carico di tutta la potenza dell'Universo.
Una colonna incandescente di fumo e fiamme luminosa come
mille soli salì in tutto il suo splendore...

un'esplosione verticale con nuvole di fumo fluttuanti...

... la nuvola di fumo, innalzandosi dopo la prima esplosione,
si aprì in onde circolari, come l'apertura di ombrelloni giganti ...

... era un'arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco
messaggero di morte, che ridusse in cenere l'intera razza dei
Vrishni e Andhaka.

... I cadaveri erano così bruciati da essere irriconoscibili.
I capelli e le unghie caddero; le ceramiche si ruppero senza
causa apparente, e gli uccelli diventarono bianchi.

Dopo poche ore tutti i prodotti alimentari erano contaminati...
... per uscire da quel fuoco i soldati si gettarono nei torrenti
per lavare se stessi e le loro attrezzature".