giovedì 5 maggio 2011

La potenza invisibile

Molte volte abbiamo sentito parlare dell’ eventuale danno cerebrale che erano in grado di fare i nostri semplici cellulari, cosi piccoli e utili ormai, ma tutti i più famosi medici ed esperti del settore, si sono lanciati in queste discussioni per dimostrare quasi l’impossibile. Ma dopo anni di ricerca, tutto è stato smentito, messo a tacere. Ma non è tutto. Immaginate un campo disseminato di antenne…

Presso Gakona, circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la banda alta da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt, assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne.