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vendredi 8 février 2013

The ley-Lines : what you don't know about


Cosa non sapete sulle Ley-Lines

Se sono qui oggi, a parlare di nuovo di quest’argomento, è solo perché cercherò di smontare la teoria che secondo tante persone, di cui un articolo anche da me pubblicato in data 08/02/2011, le famose Ley-Lines che circondano la terra si basano sul principio di ricoprire il pianeta del famoso dodecaedro. Infatti per visualizzare quanto scritto, riporto sotto il pezzo interessato.

Il globo terracqueo

La concezione della Terra come un dodecaedro si basa su una premessa relativamente semplice: il dodecaedro è il poliedro che più si avvicina alla sfera e che ha gli angoli meno acuti, cosa che permette di curvarlo senza quasi causare deformazioni. Se fosse elastico e gonfiassimo le sue superfici curve, appoggiate in una sfera, la dividerebbero in dodici parti formate da pentagoni curvi. Le linee che separano tali facce, equivalenti agli spigoli del dodecaedro a facce piane, in questo caso si prolungano, formando quindici circoli massimi che circondano la sfera. Per plasmare questa struttura sopra la Terra, collochiamo una faccia del dodecaedro a Nord, con il polo al centro. L'altra a Sud, e fra di esse due frange con cinque facce ciascuna : l'orientamento dei pentagoni Nord e Sud rispetto ai continenti e ai mari però non è arbitrario, dipende da un punto che chiameremo "ombelico del mondo". Dove trovarlo ? Ne più ne meno che nella Grande Piramide di Cheope e la ragione non è affatto... esoterica. Situata a 29° 58' 5'' di latitudine Nord e 31° 08' 57'' di longitudine Est, la Piramide si trova sul meridiano che divide la Terra in due parti di superficie emersa - continenti, isole ed Antartide compresi - esattamente uguali. Il meridiano che vi passa coincide con un vertice del pentagono Nord. Esso orienta tutta la rete. Cinque delle sue linee maestre sono meridiani, circoli massimi, che passano per i vertici delle facce Nord e Sud, alternati.

Sappiamo dunque che useremmo il dodecaedro ( poligono regolare di riferimento ) che è composto dunque di 12 pentagoni regolari, di cui 1 di questi si troverà sul polo Nord, e altri 5 saranno posti subito sotto, a formare la prima fascia che farà il giro del pianeta. Questa mezza figura sarà dunque compresa tra il 90° Nord e l’Equatore, la seconda metà sarà posta nella seconda metà del globo, ossia dal l’Equatore fino ad arrivare al 90° Sud. Ma facciamo un passo indietro, tanto per capire.

  1. Sapendo che 5 pentagoni si divideranno la circonferenza del globo, possiamo ipotizzare che ogni centro si troverà ad una distanza pari a ( 360°/5 = 72° ) . Piazzando il primo centro sulle coordinate della Grande Piramide, sarà facile calcolare la posizione degli altri quattro centri.
  2. Sappiamo anche che un pentagono regolare si può collocare in un cerchio, in modo da avere tutti i segmenti della stessa misura.
  3. Sappiamo anche che ogni angolo esterno del pentagono è di 108° ( invariabile ).

Dunque armato di pazienza, mi sono messo a tavolino a cercare tutti i punti delle coordinate, per poter tracciare su una mappa piatta ( cartacea ) i vari punti. Vi evito questo assurdo lavoro, ma vi invito a dare uno sguardo a cosa sono arrivato.

click to enlarge
La prima cosa che si nota è l’armonia dell’ illusione, sembra che tutto sia perfetto, e partendo dal punto “X” avremmo un cerchio con un raggio della bellezza di 4.334 km . Dunque partendo da “X“ e scendendo segnate il primo vertice del pentagono con lettera “D”.
Non dimenticate quanto detto prima “ un pentagono regolare” , in modo tale da avere per ogni vertice la misura di 4.334 km. E cosi via…Guardate il risultato sulla mappa cartacea, a parte qualche malformazione di figure, non si capisce tanto quanto la mappa 3D riportata ed elaborata grazie alla tecnologia Google Earth.

La seconda cosa che ho riscontrato, è che il Punto “E”  è formato da 3 angoli di pentagono, ma se fatte la somma di ( 108° * 3 = 324° ) e non 360° come dovrebbe essere. Dunque possiamo dire che su mappa cartacea non funziona, o meglio questi tre pentagoni non possono stare cosi posizionati.
Altra soluzione è la rappresentazione 3D , ovvero immaginate che questa figura si ritrovi su una sfera, come detto in precedenza “ la terra “ ed avremmo la figura che segue :


Ma anche in questo caso, dopo avere posizionato tutti i punti necessari su tutto il pianeta, mi sono reso conto che il cerchio che contiene gli ultimi due pentagoni, sia sul Polo Nord che al Polo Sud, avranno un raggio di soli 3.252 km con una differenza pari a : 1.082 km sul raggio. 

Onestamente, sembra un voler far coincidere a tutti i costi una presunta teoria, come un vestito su misura. Sappiamo che l'energia terrestre è basata sul campo magnetico, che ha per forza due poli, e questi punti energetici sono variabili. I poli sono in continuo movimento, di conseguenza come logica di base mi viene da pensare che tale spostamento porti a un decentramento consecutivo dei punti energetici nel mondo...può essere perciò univoca questa teoria o è soggetta a variazioni ?

Ma è proprio su posizioni strategiche di grande risonanza che sono nate grandi strutture, oggi ancora visibili, come se il tempo non riuscisse a cancellare le loro tracce, città fondamentali, quelle che hanno segnato la storia e che ancora non svelano il loro segreto, come :

Rapa Nui, le Linee di Nazca, Pyramids of Paratoari, Giza, Persepolis, Mohenjo-Daro, Angkort Wat, ....credo a questa fitta rete di sottili e invisibili energie....ma consideriamo anche questa nuova teoria.






samedi 12 janvier 2013

Sopravivenza e Convivenza

Molte persone considerano possibile la manifestazione di altre intelligenze nell'universo. Praticamente, tutte le civiltà umane vissute migliaia di anni fà, confermano che non siamo soli nel universo. Quanto affiora dal passato ci porta a dedurre che i cieli, sono dunque frequentati da molte specie.
Il tema è affascinante anche se pone difficili questioni etiche: se esiste altra vita nell’universo, come si sarà sviluppata la cultura delle altre specie?
Avranno avuto anche loro un Dio a cui rendere conto?
Come comunicherebbero delle intelligenze diverse da quella umana ?
Quanti si rendono conto della presenza di intelligenze diverse vicino a noi, fianco a fianco.

Nel corso degli anni, molti siti archeologici sono stati riportati alla luce.

  • In Irak : Il famoso popolo sumero e le rovine di ninive.
  • In Perù : La fortezza di Sacsayhuamán è un sito archeologico Inca nella regione di Cusco.
  • Ollantaytambo : e la sua fortezza Inca.
  • Nazca : e le sue linee tracciate sul terreno
  • Machu Picchu : le rovine Inca.
  • Messico : Teotihuacán è il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.
  • Il Cairo : Sorge la più maestosa necropoli egizia. E' la piana di Giza con le tre più grandi piramidi della storia, Cheope, Chefren e Micerino.
  • Luxor : Le sfingi, più piccole e allineate, protagoniste di un altro sorprendente sito archeologico dell'antico Egitto. Il tempio di Karnak.
  • India : Vijayanagara è il nome dell’antica capitale dell’Impero Vijayanagara.
  • Angkor Wat, Cambogia : un'enorme tempio dalle proporzioni armoniche. Angkor Wat è il più vasto sito religioso al mondo.
  • Turchia, Gobekli Tepe  e il suo sito riscoperto da poco di 12000 anni.

Tra questi, alcuni destano una particolare curiosità, e i visitatori rimangono a volte perplessi, molti piacevolmente sorpresi, alcuni addirittura in contemplazione. Ma per quale motivo questi popoli, che non sono esseri originari del nostro pianeta, hanno abbandonato tutto, lasciando a volte le costruzioni incomplete ? 
Sono forse quelli che, non riescono più a vivere in un ambiente che non offre habitat naturale a sufficienza ?
Sono forse quelli che, spinti da una forza di conquista, hanno lasciato il loro mondo per cercare altri mondi da esplorare ?
Osservando questi siti da vicino, abbiamo scoperto che alcuni di questi, sono diventati “rifugio”  a numerosi popoli nati migliaia di anni dopo.

Nel caso in cui questi popoli dovessero tornare,
oppure se si trattasse di un nuovo arrivo,
siamo noi “terrestri” pronti ad accoglierli ed offrire loro ospitalità,
condividere con loro le nostre terre, convivere con loro,
accettare il loro stile di vita. Ma questo pianeta Terra, a chi appartiene ?
a loro che lo abitavano prima, oppure a chi lo abita attualmente.
Noi siamo andati sulla Luna a piantare bandiera,
e in un certo modo appropriarcene.
Cosi facendo applichiamo una legge propria alla razza umana,
ma a livello universale, saremmo in grado di far valere le nostre leggi,
e poter convivere con alieni, o distruggerli per la nostra sopravivenza ?

Oggi per fortuna, chiunque abbia un minimo di civiltà, considera normale tutelare gli animali, trattarli dignitosamente e, quando possibile, dare loro ospitalità.
Ma fino a che punto li consideriamo "persone", al nostro pari, con una loro individualità, con una loro evoluzione e autocoscienza? Esseri intelligenti con cui confrontarci e magari, reciprocamente, apprendere qualcosa gli uni dagli altri?

Siamo convinti di vivere un'era di progresso e di civiltà, eppure permettiamo che altre forme di vita, intelligenze diverse da noi nella forma e nella cultura, siano quotidianamente torturate, vivisezionate. Nel migliore dei casi, sono private della loro dignità di esseri viventi, con una loro coscienza, una loro cultura.
Se si trattasse di esseri provenienti dallo spazio, forse ci indigneremmo? Oppure sarebbero trattati nello stesso modo. E tutto questo solo perché gli alieni non sono propriamente gradevoli a vedersi, secondo lo standard terrestre!
L'uso degli animali come cibo e come strumento di ricerca medica si basa sull'equivoco che essi siano intellettivamente "inferiori", incapaci di veri sentimenti e di autocoscienza.
Ma su quali basi si può fare un'affermazione simile?
Non c'è alcuna base certa per poter affermare che l'uomo sia intellettivamente superiore!

dimanche 15 janvier 2012

Atlantide secondo Platone

Secondo il racconto di Platone Atlantide sarebbe, un ipotetico grandissimo continente sprofondato.

Quando sarebbe accaduto il cataclisma?

Ricerche oceanografiche dei ricercatori russi fanno ritenere molto probabile la fine dell’ultimo periodo glaciale in Europa e nel Nord America (12.000 anni fa). A quell’epoca il clima mutò in parecchie regioni del globo, la corrente del Golfo riscaldò il continente europeo e il regime delle acque dell’Artico si stabilizzò definitivamente.
La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori.

Comunque sia fra tutti i popoli della terra, esistono tradizioni concordanti che manifestano il ricordo del misterioso continente sommerso, al quale si deve attribuire l'origine di molte leggende. Non solo Platone o gli egiziani si riferivano ad Atlantide :

mercredi 11 janvier 2012

Rongo Rongo

Scrittura Rongo-Rongo
Quasi due secoli di studi non sono riuscite a svelare uno dei misteri meglio custoditi dell’ archeologia: la scrittura rongo rongo dell’isola di Pasqua. Le prime tavolette furono scoperte nel 1722 (pochissimo è stato tradotto) e ancora affascinano quanto l’isola cilene e i suoi Moai, le grandi statue che la punteggiano.

E' una scrittura ideografica, formata da segni che vanno da figure non identificabili a esseri immaginari, pesci uccelli, forme antropomorfe. Quattro di queste tavole, le più ricche di simboli e in buono stato, sono conservate nei Musei vaticani.

mardi 18 octobre 2011

La Mummia Nera

Nel 1958, un ritrovamento in una grotta della Libia sud-occidentale, da parte di un'archeologo italiano, sollevò importanti quesiti.

Si trattava di una mummia speciale: infatti risaliva a 1000 anni prima di tutte quelle trovate in Egitto. Dopo gli scavi effettuati, si è potuto risalire, ad una civilta' pre-faraonica stanziata su tutto il Sahara, che imbalsamava con tecniche sofisticate come in seguito avrebbero fatto i Faraoni.

Chi erano gli abitanti del deserto del Sahara che seppellirono la mummia? Che influenza può aver avuto questo popolo sullo sviluppo della sfolgorante civiltà che nacque più tardi nella terra dei faraoni?
E' questa l'affascinante ricerca alla quale lavorano il professor Savino di Lernia e i suoi collaboratori, un faticoso viaggio di studio attraverso il Sahara che conduce a conclusioni sorprendenti. Tale civilta' sarebbe antica di circa 10.000 anni, era Africana ed era situata nel Sahara che all'epoca, non era un deserto come oggi, bensi' era una savana, con flora e fauna tipici delle savane africane odierne. Tutto cio' e' stato provato scientificamente, grazie ai ritrovamenti effettuati. La mummia, in particolare, e' di circa 5000/5600 anni fa, era stata mummificata con tecniche usate ai tempi dei Faraoni, circa 1000 anni prima che tali pratiche avessero inizio nell'Antico Egitto. La cosa sorprendente e' che su delle pietre sono incisi dei riti con i bovini molto simili ai riti praticati dai sacerdoti egiziani e che sono incisi uomini con la testa di cane ed altri animali che ricordano le divinita' egizie. La conclusione degli archeologi e' che gli Egiziani hanno assorbito la cultura di queste popolazioni, quindi non e' quella egiziana la prima grande cultura in Africa, anzi, la loro cultura deriva da questa antecedente.

vendredi 8 juillet 2011

Stonehenge

Nei paesaggi dell'Irlanda e della Gran Bretagna sono disseminati antichissimi monumenti megalitici: menhir, dolmen, pietre oscillanti e cromlech. Eppure queste pietre gigantesche furono collocate e ordinate secondo precisi calcoli astronomici da popolazioni all'apparenza primitive. Ma perché queste comunità sentivano il bisogno di determinare con matematica sicurezza solstizi e movimenti lunari ? Si può parlare di ricerca scientifica presso gli antichi Celti di Gran Bretagna e d'Irlanda ?

Stonehenge è inserita essenzialmente entro un’area rituale di forma circolare, delimitata da un fossato e da una serie di cerchi di pietre poste verticalmente alle quali conduce un largo viale, orientato da nord a est e definito da due scavi. Al centro dell'area si innalzano altri monoliti, uno dei quali supera i dieci metri di altezza. Alcune pietre sostengono architravi che le uniscono due a due. Quattro di tali monoliti, sormontati da tre architravi, ancora si elevano così come erano all'origine, proprio di fronte al viale che conduce a Stonehenge.

mardi 17 mai 2011

Sardegna e Giganti...

Anche la Sardegna vanta di innumerevoli resti archeologici.

Scavando dentro leggende senza tempo, tra anziani e vecchi di tutta la Sardegna, tanti rievocano storie di giganti e popoli marinai, tornano ad affiorare storie di una grande onda che dal mare cancellò una civiltà.

Un'occhiata ai tanti nuraghi sotto il fango in pianura, mi hanno convinto che le tradizioni orali vanno ascoltate e verificate con rispetto e attenzione. Del resto, ormai, l'antropologia di alto livello lo fa ovunque...»
Cosa fare per trovare ulteriori indizi che possano dare un supporto scientifico a questi racconti ?
«Non c'è nulla di meglio che incrociare il rigore nella ricerca delle fonti testimoniali con campagne di analisi geologiche ben fatte. A volte, poi, basta soltanto metter da parte pre-giudizi e ragionare con mente serena...».
Nel sottosuolo dell'isola c'è ancora molto da scoprire. Tanto da dover riscrivere la storia del nostro popolo.
Segue video

mardi 2 novembre 2010

Strutture sottomarine delle Bahamas

Ci sono scoperte che sembrano sensazionali, che possono cambiare la storia come noi la conosciamo. Scoperte impossibili, scoperte che non dovrebbero nemmeno esistere. Ma queste scoperte ci sono.

Sono, ad esempio, ritrovamenti che avvengono nell’ambito archeologico e paleontologico, ossia quei reperti che per le fattezze strutturali sembrano essere costruiti artificialmente, ma in un periodo in cui quella tecnologia evoluta dovrebbe essere assente.
Ci sono reperti che possono “riscrivere” la storia come noi la conosciamo. Ci riferiamo alle rovine di vestigia, che
risalgono a periodi antecedenti l’avvento della prima civiltà umana, molto prima dell’ultima era glaciale. Esempio su tutte sono le rovine di piramidi scoperte recentemente in Bosnia, molto più grandi ed antiche di quelle conosciute. Analisi definitive per accertare se siano vere piramidi artificiali o meno si avranno, guarda caso, nel 2012. Naturalmente senza tirare in ballo presunte profezie Maya. Se dovessero risultare di costruzione umana riscriverebbero la storia della Preistoria, con piramidi che risalirebbero a oltre 12.000 anni fa.

particolare della struttura trovata a Yonaguni
In questa sede parleremo di strane rovine, vestigia, muraglie, piramidi o quant’ altro trovate sott’ acqua, in una zona delle più misteriose per antonomasia, nei pressi della Bahamas, nei pressi del famigerato “Triangolo delle Bermuda”. Da secoli, in quel tratto di mare, avvengono fenomeni strani, da anomalie magnetiche, ad apparizioni di UFO e USO fino a scomparse di aerei, navi, battelli, sottomarini e quant’altro. Fenomeni analoghi avverrebbero anche nel triangolo “gemello”, che si trova sulla stessa latitudine, ossia il Triangolo del Drago nel Sol Levante.

Ma non è di questo che parleremo in questa sede, parleremo di alcune scoperte che sono state fatte nei fondali, nel mar dei Sargassi.

lundi 1 novembre 2010

1 . Civiltà perdute.

La protoufologia è quella branca dell’ufologia che studia
la possibilità che, anticamente,
la Terra sia stata visitata da razze aliene.

Che le interferenze con civiltà esogene al nostro pianeta non siano una novità, lo si deduce da una attenta lettura di molti testi antichi, reinterpretabili in una chiave diversa, che fa perno su una serie di requisiti e di conoscenze che l’uomo di quei tempi non possedeva. In quest’ottica, ad esempio, alcuni studiosi paragonano il termine "lungo coltello" usato dagli indiani Sioux alla descrizione di un fucile e all’espressione biblica "spada fiammeggiante" dell'’Arcangelo Gabriele, fanno corrispondere un fucile laser, impiegato per tener lontani Adamo ed Eva dall’albero della vita e della morte nell’Eden.

In tutte le popolazioni della Terra ed in tutte le leggende si sente parlare di esseri venuti dallo spazio, dotati di armi e tecnologie avanzatissime, che poi se ne sarebbero andati per la loro strada. Così come quella europea, la letteratura indiana è stracolma di tali racconti.

2 . Rajasthan, India

La radiazione è ancora tanto intensa, da rendere la zona pericolosa

Uno strato di ceneri pesanti, radioattive, copre un'area di una decina di chilometri quadrati nel Rajasthan, India, circa 18 km a ovest di Jodhpur. Gli scienziati stanno studiando il sito, dove era in costruzione una nuova lottizzazione edilizia.

Da qualche tempo è stato accertato che vi è un tasso molto elevato di difetti alla nascita e di cancro in quella zona. I livelli di radiazioni registrati dagli strumenti degli investigatori sono così elevati che il governo indiano ha finito per isolare la regione.

Gli scienziati hanno portato alla luce una città antica, dove appaiono le prove che un'esplosione atomica di migliaia d'anni fa, da 8000 a 12000 anni, distrusse la maggior parte degli edifici e probabilmente uccise mezzo milione di persone. Uno dei ricercatori stima che la bomba nucleare utilizzata dovesse essere all'incirca delle dimensioni di quelle esplose sul Giappone nel 1945.
Lo storico Kisari Mohan Ganguli dice che gli scritti sacri indiani sono pieni di tali descrizioni, che suonano come un'esplosione atomica, simile a quella dell' esperienza di Hiroshima e Nagasaki.

Dice che le fonti parlano di carri celesti che combattevano e d'armi finali. Un'antica battaglia è descritta nel Drona Parva, una sezione del Mahabharata.

"Il passaggio parla di combattimenti e descrive le esplosioni delle armi finali, che decimarono interi eserciti, provocando la distruzione d'una moltitudine di guerrieri con cavalli ed elefanti, soffiati via come le foglie secche degli alberi", dice Ganguli.
"Invece di funghi atomici, lo scrittore descrive un'esplosione a colonna verticale, con nuvole di fumo fluttuanti, come l'apertura di ombrelloni giganti consecutivi. Ci sono commenti in merito alla contaminazione degli alimenti e ai capelli delle persone che cadono".
L'archeologo Francis Taylor dice che le raffigurazioni in bassorilievo, in alcuni templi vicini, da lui tradotte, suggeriscono che essi pregassero d'essere risparmiati dalla grande luce, che stava per portare rovina sulla città. "E' abbastanza incredibile immaginare che qualche civiltà possedesse la tecnologia nucleare prima di noi. La cenere radioattiva aggiunge credibilità agli antichi resoconti indiani che descrivono la guerra atomica".
La costruzione del nuovo quartiere è stata fermata, mentre un gruppo di cinque membri conduce l'inchiesta. Il capo del progetto è Lee Hundley, che ha iniziato l'inchiesta, dopo che l'alto livello di radiazioni è stato scoperto.

3 . Vi furono antiche guerre nucleari ?

Alcuni archeologi pensano di sì.

La nostra ricerca indica che l'intera regione circostante i Grandi Laghi americani fu soggetta ad un bombardamento di particelle e ad un catastrofico irraggiamento nucleare, che produsse neutroni termici secondari dall' interazione con i raggi cosmici.
I neutroni produssero grandi e insolite quantità di Plutonio 239 e modificarono in modo importante le proporzioni naturali degli isotopi d'Uranio (235 U/238 U) nei materiali presenti sul luogo, nei sedimenti, nelle selci e in tutta la natura circostante.
Quei neutroni trasformarono il nitrogeno residuo (14 N) in radiocarbonio, in modo tale da alterare tutti i procedimenti che usiamo per le datazioni."

Un manoscritto, composto in sanscrito dal Re (Raja) Paramara Bhoja di Dhar, Malwa(1000-1055 d.C.), tratta delle tecniche di combattimento, e in particolare di certi tipi di macchine da guerra. L'opera s'intitola Samarangana Sutradhara, o "Il Comandante in campo" (nome talvolta abbreviato "il Samar") ed è un'opera enciclopedica sull'architettura classica indiana (Vastu Shastra).
In 83 capitoli, i temi trattati sono di urbanistica, architettura della casa, architettura del tempio e arti scultoree, insieme alle Mudra (le diverse pose delle mani, e le pose del corpo, così come le posizioni delle gambe), i canoni della pittura, e un capitolo sull'arte dei congegni meccanici yantra (capitolo 31).
Questo capitolo sugli yantra ha attirato l'attenzione della pseudoscienza e dell'ufologia in particolare. Ai versi 95-100 l'autore parla di aeromobili a forma di uccelli (Vimana), con diversi modi di propulsione, e ai versi 101-107 menziona una sorta di robot utilizzabili in qualità di guardie.
Il Re Bhoja usò spesso il termine sanscrito yantra, piuttosto del termine vimana (più familiare per noi), e dichiarò che le sue conoscenze si basavano su manoscritti Indù, che erano già antichi ai suoi tempi, nel sec. XI d.C.

Ecco alcuni estratti da quell'antico testo:

4 . Ricordi Nucleari.

Ci sono prove evidenti che l'impero Rama (ora India) fu devastato da una guerra nucleare. La valle dell'Indo è ora il deserto del Thar, e il sito delle ceneri radioattive, che si trova ad ovest di Jodhpur, è lì intorno.

Considerate questi versi antichi (6500 a.C. al più tardi) del Mahabharata:

"... un unico proiettile carico di tutta la potenza dell'Universo.
Una colonna incandescente di fumo e fiamme luminosa come
mille soli salì in tutto il suo splendore...

un'esplosione verticale con nuvole di fumo fluttuanti...

... la nuvola di fumo, innalzandosi dopo la prima esplosione,
si aprì in onde circolari, come l'apertura di ombrelloni giganti ...

... era un'arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco
messaggero di morte, che ridusse in cenere l'intera razza dei
Vrishni e Andhaka.

... I cadaveri erano così bruciati da essere irriconoscibili.
I capelli e le unghie caddero; le ceramiche si ruppero senza
causa apparente, e gli uccelli diventarono bianchi.

Dopo poche ore tutti i prodotti alimentari erano contaminati...
... per uscire da quel fuoco i soldati si gettarono nei torrenti
per lavare se stessi e le loro attrezzature".

dimanche 31 octobre 2010

Le Guerre Stellari di Mohenjo Daro


Una panoramica di Mohenjo-Daro

Circa dieci anni fa mi sono imbattuto in un libro che parlava di questa antica città e della sua misteriosa fine: l’autore, David Davenport, era un giovane sanscritista, ma non solo. Profondo conoscitore dell’India e di molte lingue locali, anche se di famiglia inglese, aveva scritto un libro "2000 a.C.: distruzione atomica" (Ed. Sugarco), che tendeva a dimostrare come Mohenjo-Daro fosse stata teatro di una battaglia aerea tra forze extraterrestri contrastanti tra loro.


La città, in effetti, sorge su una piccola collina che una volta era circondata dalle acque del fiume Indo. Oggi dista circa 20 Km da Larkana, nella provincia del Sindh. Circa 3.500 anni prima di Cristo le popolazioni indiane che provenivano da ovest fondarono il sito abitato, i cui scavi, risalenti al 1922, mostrano oggi reperti di una civiltà che aveva altissimi livelli di civilizzazione. Basti pensare che la strada principale della città era larga sei metri ed aveva dei sistemi di canali ai bordi, che servivano a convogliare le acque di lavaggio del fondo stradale per evitare l’accumulo di polvere.