Le origini del calendario.
L'uomo è l'unico, fra tutte le creature viventi, a non vivere interamente nel presente. Né gli animali, né tanto meno le piante, sono infatti in grado, di ricordare il passato e di fare tesoro dell'esperienza vissuta per programmare ed organizzare il proprio futuro. Ovviamente, le origini del concetto di tempo ci sfuggono completamente, tuttavia non vi è dubbio che debbano essere fatte risalire ad epoche molto remote.
Antiche leggende e scritti di autori di tempi passati parlano di una storia dell’uomo non lineare, ma ciclica. Platone, Ovidio, Esiodo, Manetone, Beroso, Sanchuniathon, gli autori dei Veda, dell’Edda, del Pentateuco, i codici dell’America Centrale, gli annali cinesi e diversi altri testi parlano di civiltà che nacquero e caddero più volte nelle ruote del tempo. La maggior parte delle loro conoscenze andò perduta o dimenticata attraverso le epoche trascorse, o a causa di cataclismi naturali.