Affichage des articles dont le libellé est Scienza. Afficher tous les articles
Affichage des articles dont le libellé est Scienza. Afficher tous les articles

vendredi 4 mai 2012

Generare la vita

La vita nasce dalla polvere di stelle, cioè dai minuscoli grani di materia che vengono scagliati nello spazio dal "vento" generato da un astro morente. E' la conclusione di un team internazionale di scienziati pubblicata sull'ultimo numero di Nature.
Quando una stella giunge alla fine del suo ciclo vitale attraversa infatti una serie di cambiamenti e cataclismi che porteranno, in tempi che potremmo definire "cosmici", alla nascita di nuovi astri, nuovi pianeti, nuove galassie. E in alcuni di questi potrebbero crearsi le condizioni idonee alla vita.
Da cosa siano formati questi grani di materia e quale sia l'origine del vento che soffiando a più di 10 km al secondo li porta ad anni luce dalla stella di provenienza, è ancora un mistero, che è però stato parzialmente chiarito da uno studio recentemente condotto con il Very Large Telescope installato nel deserto di Acatama, in Cile.
Il VLT è uno dei telescopi più potenti del mondo: "Ha una risoluzione così elevata che permetterebbe di distinnguere dalla Gran Bretagna i due fari di una macchina che si trova in Australia" affermano gli scienziati dell' Univeristà di Sidney che hanno partecipato al progetto. Grazie a questo strumento gli astrofisici hanno potuto osservare le polveri che circondano tre stelle giunte alla fine della loro esistenza che si trovano nelle costellazioni dell'Idra, del Dorado e del Leone.
Questo materiale ha un diametro di 600 milionesimi di millimetro, più o meno come la cipria o la polvere di gesso, ed è formato quasi interamente da silicati, gli elementi più diffusi nella crosta terrestre. La loro piccolissima dimensione favorisce la loro aggregazione, che in decine di milioni di anni porterà alla nascita di un nuovo pianeta.
Secondo Albert Xijlstra, uno degli scienziati coinvolti nello studio, anche la nostra Terra sarebbe nata in questo modo.
E la stella morente? Come conclude la propria esistenza? Secondo i ricercatori in un modo molto romantico: dopo aver perso circa la metà della propria massa seminando grani di vita nel cosmo, si spegne, trasformandosi in un grande sasso inerte.

jeudi 20 octobre 2011

StarChild

Il Bambino delle Stelle

Nel 1930 uno strano ritrovamento archeologico sconvolse l'opinione scientifica. Era il teschio misterioso detto Starchild ovvero il ragazzino delle stelle.
Finalmente è stato svelato il DNA
nucleare dello 'Starchild'

Il ricercatore Lloyd Pye tramite la pubblicazione della seguente mail rende note le incredibili scoperte a conferma che l'ormai noto teschio 'Starchild' non è del tutto umano:
Ora si può provare che il teschio dello Starchild non è interamente umano, come da noi sostenuto per anni. Ora non si tratta di una questione di "se", ma di "quando" e "come" si è sviluppata questa nuova stupefacente realtà.
Nel 2003 riuscimmo ad eseguire l'analisi del DNA per quanto riguarda la parte umana per poi recuperare il DNA mitocondriale   dello Starchild, il DNA al di fuori dei nuclei, che proviene dalla madre e dalla sua linea genetica. Ciò significava che la madre era di origine umana. Ma non siamo siamo stati in grado di recuperare il DNA nucleare, che proviene sia dalla madre che dal padre, il che significava che suo padre non era un essere umano. Purtroppo, con la tecnologia del recupero del DNA del 2003 non potemmo dimostrare che cosa era in realtà, lasciandoci in un limbo scientifico. L'assenza del risultato della ricerca nucleare del DNA chiaramente significava che il padre non era umano, ma non potemmo dimostrarlo a pieno.
Ora, nel 2010, ci sono stati profondi miglioramenti nel processo di recupero DNA, e quei miglioramenti sono stati applicati al cranio dello Starchild ottenendo un sorprendente risultato. Il documento qui sotto mostra un chiaro e completo   recupero nucleare del DNA, che non poteva essere eseguito nel 2003.
Confrontando i risultati con le informazioni della banca dati nazionale del National Institute of Health, che funge da archivio centralizzato di tutte le informazioni genetiche generate dai genetisti in tutto il mondo, e che ora copre essenzialmente tutti gli organismi viventi sulla terra, partendo dai vari virus, batteri, vari tipi di crostacei, pesci e tutti i tipi di animani e piante per concludere le scimmie e gli esseri umani, possiamo avere chiare risposte.
Per molte specie, uomo incluso, esistono già sequenze nucleotidiche che coprono interi genomi. Pertanto, le sequenze del DNA dello Starchild può essere direttamente confrontato con questo vasto database per cercare similitudini.
Facendo un confronto con i dati a nostra disposizione si può notare come dalle 265 coppie base il DNA nucleare dello Starchild si abbina perfettamente con il gene umano del cromosoma 1 - la madre.

Segue Video...

dimanche 28 août 2011

Sistema Planetario

Chi non conosce i nostri pianeti ?

Siamo giunti oramai da anni, ad un livello sempre più sofisticato di apparecchiature astronomiche, che ci permettono di vedere i pianeti sempre più da vicino, ma tutto questo non è alla portata di tutti, sia per denaro, o per preparazione in materia astronomica. Non è semplice puntare il nostro telescopio fuori dalla finestra, e dire..."oggi mi guardo Saturno da vicino ".

Dunque ho pensato bene di soddisfare i più curiosi, mettendo a disposizione una raccolta video HD, di tutti i nostri pianeti, visti da molto vicino. A volte non basta la teoria, bisogna anche soddisfare l'occhio, per poter capire meglio di ciò che stiamo parlando.

vendredi 6 mai 2011

Guerre climatiche

Il clima mondiale può ora essere modificato ?

Si ! ...come parte di una nuova generazione di sofisticate armi non letali  (non-lethal-weapons). Sia gli americani che i russi hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima del mondo.

La rinomata scienziata dott. Rosalie Bertell conferma che gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate .
Queste tecnologie rendono "...possibile provocare disturbi atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente bassa..."
la modificazione del clima offre al combattente un'ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario.

jeudi 5 mai 2011

La potenza invisibile

Molte volte abbiamo sentito parlare dell’ eventuale danno cerebrale che erano in grado di fare i nostri semplici cellulari, cosi piccoli e utili ormai, ma tutti i più famosi medici ed esperti del settore, si sono lanciati in queste discussioni per dimostrare quasi l’impossibile. Ma dopo anni di ricerca, tutto è stato smentito, messo a tacere. Ma non è tutto. Immaginate un campo disseminato di antenne…

Presso Gakona, circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la banda alta da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt, assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne.

dimanche 1 mai 2011

Il mistero di Tunguska

Tunguska, 30 giugno 1908: cosa accadde?

La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, ora locale, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la taigà siberiana vicino al fiume Tunguska, a circa 6-8 Km d’altezza. L’energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, distruggendo ogni forma di vegetazione e vita per un raggio di 2150 chilometri quadrati.
Quel che accadde in quella zona di così terribile da provocare un boato, che fu udito a oltre 1200 chilometri e che provocò onde di pressione così anomale da appassionare gli scienziati che parteciparono al congresso della British Metereological Society del 1908, rimase fino al 1927 un mistero. Solo in quell'anno, con la prima missione sul posto condotta dallo scienziato russo L. Kulik, fu possibile associare il forte boato, la pressione e il lampo di luce dell'esplosione, con lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi: più di 2000 chilometri quadrati di foresta siberiana abbattuta al suolo e per 1000 chilometri quadrati, (l’equivalente dell’odierna Valle D’Aosta); intorno all'epicentro, tutti gli alberi carbonizzati., il resto degli alberi sono buttati a terra, molti dei quali con l’apparato radicale emergente moltissimi sono spezzati nei tronchi e nei rami, scortecciati.

dimanche 23 janvier 2011

Il mistero del MA.NO.UMI

...Non vi è solo quello delle bermude... ma anche il Ma.No.Umi.

Col termine giapponese "Ma.No.Umi", "Mare del Drago", si indica un settore dell'Oceano Pacifico a forma di triangolo che va dalla baia di Tokyo, passa per le isole Ogasawara, arriva fino alle isole di Guam e Yap, per poi risalire fino alla stazione di misurazione Nojima-Zaki, a Tokyo, il quale, trovandosi agli antipodi del Triangolo della Bermude, sarebbe conosciuto dai locali pescatori da più di mille anni. Tale triangolo del Drago costuisce una delle zone al mondo con una maggior quantità di deviazioni dell'ago magnetico, di disfunzioni e interruzioni alle comunicazioni radio, di improvvise apparizioni di ondate gigantesche, di uragani intensi, improvvisi e ben localizzate, di grossi vortici e di improvvise e dense nebbie ben localizzate. E oltre a tutto questo sarebbero state segnalate la scomparsa di innumerevoli aerei, navi e sommergibili, insieme agli equipaggi e agli eventuali passeggeri. Da sottolineare l' enorme numero di sommergibili sovietici con testate nucleari scomparsi in tali acque del Pacifico.

La Russian Navy ha declassificato relazioni di incontri con UFO (Unidentified Flying Objects), la cui tecnologia supera quello che l’umanità ha mai costruito, riporta il quotidiano online Svobodnaya Pressa. Le registrazioni risalgono al periodo in cui uno speciale gruppo della Marina ha collezionato rapporti di incidenti inesplicati, consegnati da sottomarini e navi militari. Secondo il giornale, il gruppo fu diretto dal vice-comandante della Marina, Ammiraglio Nikolay Smirnov, nonchè numerosi documenti rivelano casi di possibili incontri con UFO. Vladimir Azhazha, ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore UFO afferma che il materiale divulgato è di grande valore. “Il 50% degli incontri con gli UFO è connesso con gli oceani. In un occasione un sottomarino nucleare, che era in missione di combattimento nell’Oceano Pacifico, rilevò sei oggetti sconosciuti. Dopo che l’equipaggio non riuscì a liberarsi degli inseguitori, il comandante ha ordinato di uscire in superficie. Dopo di chè videro gli oggetti uscire dall’ acqua e sparire via.

Il Triangolo maledetto

Per Triangolo delle Bermude si intende un'area molto vasta dell'atlantico che ha il suo vertice nelle isole Bermuda a sud e che si estende dalla punta meridionale della florida fino alla piccole Antille. Per questi confini, anche se molto imprecisi, la zona prende anche il nome di Triangolo maledetto a causa di un lungo elenco di incidenti inspiegabili che vi sono accaduti. A fianco trovate invece un triangolo con altri vertici, però risulta essere più preciso secondo gli incidenti più rilevanti. Un particolare che rende diverse le disgrazie accadute in quest'area da quelle che avvengono in altre parti del mondo, è il fatto che di tutti gli incidenti non è rimasta traccia. Nessun relitto, nessun superstite. Aerei, navi persone, risultano ogni volta letteralmente sparite. Di loro si sapeva con esattezza il luogo di partenza e la destinazione prevista; si sapevano particolari relativi al viaggio trasmessi per radio durante la navigazione. Poi più nulla. Interrotti i collegamenti più o meno bruscamente, iniziavano ricerche sistematiche nella presumibile zona dell' incidente, ma sempre senza risultato. Uomini e mezzi erano così scomparsi, volatilizzati nel nulla.