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samedi 12 janvier 2013

Sopravivenza e Convivenza

Molte persone considerano possibile la manifestazione di altre intelligenze nell'universo. Praticamente, tutte le civiltà umane vissute migliaia di anni fà, confermano che non siamo soli nel universo. Quanto affiora dal passato ci porta a dedurre che i cieli, sono dunque frequentati da molte specie.
Il tema è affascinante anche se pone difficili questioni etiche: se esiste altra vita nell’universo, come si sarà sviluppata la cultura delle altre specie?
Avranno avuto anche loro un Dio a cui rendere conto?
Come comunicherebbero delle intelligenze diverse da quella umana ?
Quanti si rendono conto della presenza di intelligenze diverse vicino a noi, fianco a fianco.

Nel corso degli anni, molti siti archeologici sono stati riportati alla luce.

  • In Irak : Il famoso popolo sumero e le rovine di ninive.
  • In Perù : La fortezza di Sacsayhuamán è un sito archeologico Inca nella regione di Cusco.
  • Ollantaytambo : e la sua fortezza Inca.
  • Nazca : e le sue linee tracciate sul terreno
  • Machu Picchu : le rovine Inca.
  • Messico : Teotihuacán è il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.
  • Il Cairo : Sorge la più maestosa necropoli egizia. E' la piana di Giza con le tre più grandi piramidi della storia, Cheope, Chefren e Micerino.
  • Luxor : Le sfingi, più piccole e allineate, protagoniste di un altro sorprendente sito archeologico dell'antico Egitto. Il tempio di Karnak.
  • India : Vijayanagara è il nome dell’antica capitale dell’Impero Vijayanagara.
  • Angkor Wat, Cambogia : un'enorme tempio dalle proporzioni armoniche. Angkor Wat è il più vasto sito religioso al mondo.
  • Turchia, Gobekli Tepe  e il suo sito riscoperto da poco di 12000 anni.

Tra questi, alcuni destano una particolare curiosità, e i visitatori rimangono a volte perplessi, molti piacevolmente sorpresi, alcuni addirittura in contemplazione. Ma per quale motivo questi popoli, che non sono esseri originari del nostro pianeta, hanno abbandonato tutto, lasciando a volte le costruzioni incomplete ? 
Sono forse quelli che, non riescono più a vivere in un ambiente che non offre habitat naturale a sufficienza ?
Sono forse quelli che, spinti da una forza di conquista, hanno lasciato il loro mondo per cercare altri mondi da esplorare ?
Osservando questi siti da vicino, abbiamo scoperto che alcuni di questi, sono diventati “rifugio”  a numerosi popoli nati migliaia di anni dopo.

Nel caso in cui questi popoli dovessero tornare,
oppure se si trattasse di un nuovo arrivo,
siamo noi “terrestri” pronti ad accoglierli ed offrire loro ospitalità,
condividere con loro le nostre terre, convivere con loro,
accettare il loro stile di vita. Ma questo pianeta Terra, a chi appartiene ?
a loro che lo abitavano prima, oppure a chi lo abita attualmente.
Noi siamo andati sulla Luna a piantare bandiera,
e in un certo modo appropriarcene.
Cosi facendo applichiamo una legge propria alla razza umana,
ma a livello universale, saremmo in grado di far valere le nostre leggi,
e poter convivere con alieni, o distruggerli per la nostra sopravivenza ?

Oggi per fortuna, chiunque abbia un minimo di civiltà, considera normale tutelare gli animali, trattarli dignitosamente e, quando possibile, dare loro ospitalità.
Ma fino a che punto li consideriamo "persone", al nostro pari, con una loro individualità, con una loro evoluzione e autocoscienza? Esseri intelligenti con cui confrontarci e magari, reciprocamente, apprendere qualcosa gli uni dagli altri?

Siamo convinti di vivere un'era di progresso e di civiltà, eppure permettiamo che altre forme di vita, intelligenze diverse da noi nella forma e nella cultura, siano quotidianamente torturate, vivisezionate. Nel migliore dei casi, sono private della loro dignità di esseri viventi, con una loro coscienza, una loro cultura.
Se si trattasse di esseri provenienti dallo spazio, forse ci indigneremmo? Oppure sarebbero trattati nello stesso modo. E tutto questo solo perché gli alieni non sono propriamente gradevoli a vedersi, secondo lo standard terrestre!
L'uso degli animali come cibo e come strumento di ricerca medica si basa sull'equivoco che essi siano intellettivamente "inferiori", incapaci di veri sentimenti e di autocoscienza.
Ma su quali basi si può fare un'affermazione simile?
Non c'è alcuna base certa per poter affermare che l'uomo sia intellettivamente superiore!

mardi 18 décembre 2012

Base Lunare

Ken Johnston, (foto a sinistra) ex direttore della National Aeronautics and Space Administration, è stato licenziato solo per aver detto la verità?
Egli afferma che la NASA aveva scoperto sulla Luna antiche città aliene e resti di macchinari all’ avanguardia, anche attraverso alcuni racconti degli astronauti; parte di questa tecnologia, secondo loro, potrebbe essere in grado di manipolare la gravità. L’agenzia gli aveva ordinato il cover-up costringendolo a fornire il suo assenso.
Nel corso degli ultimi 40 anni, altri scienziati, ingegneri e tecnici avevano accusato la NASA di nascondere e oscurare i dati raccolti durante le missioni spaziali. Il numero crescente di accuse sono emerse dal fatto che la NASA aveva nascosto alcune informazioni su oggetti spaziali anomali e mentito sulla scoperta di manufatti individuati sulla Luna e su Marte, occultando le prove relative a tracce di vita riportate dal lander Viking nel 1970.



Un altro ex dipendente della NASA, Donna Hare, aveva accusato la NASA di occultare e nascondere migliaia di foto nel corso degli anni.
Secondo Johnston, gli astronauti delle missioni Apollo avevano riportato prove fotografiche di oggetti trovati durante l’attività extraveicolare sulla Luna. Johnston riferi’ che la NASA gli ordinò di distruggere queste immagini mentre si lavorava per il Jet Propulsion Laboratory (Jet Propulsion Laboratory JPL), ma egli rifiutò. Dopo aver divulgato le informazioni alla stampa, l’agenzia lo licenzio’.
A quanto pare, alcune grandi strutture e anche una base lunare scoperte dall’altra parte della Luna sembrano sostenere le teorie di Johnston.
Attraverso altre foto controverse della NASA l’ ex dipendente, Donna Hare, aveva accusato l’ agenzia di nascondere e oscurare migliaia di foto nel corso degli anni affermando che l’agenzia spaziale aveva rimosso le anomalie in alcune immagini inquietanti. Nel periodo che aveva lavorato presso la NASA, Donna Hare era una specialista come tecnico di diapositive fotografiche. I suoi servizi sono stati riconosciuti con il premio Award ( Apollo Skylab Achievement 1969) un premio e una medaglia per il servizio meritorio che aveva coinvolto la missione spaziale congiunta USA-Russia con la Soyuz-Apollo.

vendredi 4 mai 2012

Generare la vita

La vita nasce dalla polvere di stelle, cioè dai minuscoli grani di materia che vengono scagliati nello spazio dal "vento" generato da un astro morente. E' la conclusione di un team internazionale di scienziati pubblicata sull'ultimo numero di Nature.
Quando una stella giunge alla fine del suo ciclo vitale attraversa infatti una serie di cambiamenti e cataclismi che porteranno, in tempi che potremmo definire "cosmici", alla nascita di nuovi astri, nuovi pianeti, nuove galassie. E in alcuni di questi potrebbero crearsi le condizioni idonee alla vita.
Da cosa siano formati questi grani di materia e quale sia l'origine del vento che soffiando a più di 10 km al secondo li porta ad anni luce dalla stella di provenienza, è ancora un mistero, che è però stato parzialmente chiarito da uno studio recentemente condotto con il Very Large Telescope installato nel deserto di Acatama, in Cile.
Il VLT è uno dei telescopi più potenti del mondo: "Ha una risoluzione così elevata che permetterebbe di distinnguere dalla Gran Bretagna i due fari di una macchina che si trova in Australia" affermano gli scienziati dell' Univeristà di Sidney che hanno partecipato al progetto. Grazie a questo strumento gli astrofisici hanno potuto osservare le polveri che circondano tre stelle giunte alla fine della loro esistenza che si trovano nelle costellazioni dell'Idra, del Dorado e del Leone.
Questo materiale ha un diametro di 600 milionesimi di millimetro, più o meno come la cipria o la polvere di gesso, ed è formato quasi interamente da silicati, gli elementi più diffusi nella crosta terrestre. La loro piccolissima dimensione favorisce la loro aggregazione, che in decine di milioni di anni porterà alla nascita di un nuovo pianeta.
Secondo Albert Xijlstra, uno degli scienziati coinvolti nello studio, anche la nostra Terra sarebbe nata in questo modo.
E la stella morente? Come conclude la propria esistenza? Secondo i ricercatori in un modo molto romantico: dopo aver perso circa la metà della propria massa seminando grani di vita nel cosmo, si spegne, trasformandosi in un grande sasso inerte.

dimanche 28 août 2011

Sistema Planetario

Chi non conosce i nostri pianeti ?

Siamo giunti oramai da anni, ad un livello sempre più sofisticato di apparecchiature astronomiche, che ci permettono di vedere i pianeti sempre più da vicino, ma tutto questo non è alla portata di tutti, sia per denaro, o per preparazione in materia astronomica. Non è semplice puntare il nostro telescopio fuori dalla finestra, e dire..."oggi mi guardo Saturno da vicino ".

Dunque ho pensato bene di soddisfare i più curiosi, mettendo a disposizione una raccolta video HD, di tutti i nostri pianeti, visti da molto vicino. A volte non basta la teoria, bisogna anche soddisfare l'occhio, per poter capire meglio di ciò che stiamo parlando.

dimanche 31 juillet 2011

Cometa Elenin...,Un'altra invenzione del 2012 ?

Qualcosa di grosso è in preparazione per l'imminente arrivo della cometa Elenin, uno scenario che rispecchia esattamente la trama del film "Deep Impact" del 1998.

Siamo stati a guardare Deep Impact, film che possiede alcune correlazioni molto strane, circa quello che sta accadendo ora. Rispecchia molto la nostra situazione attuale con la Cometa Elenin. Nel film la cometa si chiama ELE (Extintion Level Event) ovvero, Evento di Livello Estintivo. Il nome ELE è stato usato come una sorta di copertura o di un messaggio subliminale. Il personaggio Elia Woods si chiama Leo ed è stato il primo a scoprire la cometa.Nella vita reale Leonid Elenin scopre Elenin con un piccolo telescopio "Comet 18" che ha individuato la cometa nella costellazione del Leone. Leonid è anche il nome di una pioggia di meteoriti e da dove provengono la maggior parte delle meteore? Qualche dubbio su Leonid Elenin esiste realmente, ma il suo nome è un codice per l'evento imminente?
Ora non è un caso che nel film ci sia un presidente degli Stati Uniti di colore, come lo è per il Presidente attuale, quello vero di nome Obama.
Nel film ci sono due comete, una lunga più di un miglio e larga 6 miglia. nella realtà invece ci sono due comete in arrivo la cometa Honda (di 1 km di larghezza e 6 miglia di larghezza...guarda caso) e poi la  Elenin. Entrambe queste comete si avvicineranno alla Terra e si potranno vedere nel cielo.

samedi 30 avril 2011

Pianeta Plutone

Plutone possiede un'orbita molto eccentrica (0,2488) e notevolmente inclinata rispetto all'eclittica (17°7'), e in un breve periodo della sua rivoluzione si trova più vicino al Sole che Nettuno. Tuttavia i due oggetti orbitano in risonanza 2:3 (163,88 anni Nettuno e 248,74 anni Plutone), e quindi non si verificano incontri ravvicinati tali da perturbare l'orbita di Plutone. A partire dagli anni novanta del XX secolo sono stati scoperti diversi planetoidi della fascia di Edgeworth-Kuiper in risonanza orbitale 2:3 con Nettuno: oggi tali corpi vanno sotto la denominazione comune di plutini, e Plutone ne è considerato il prototipo.

Il sistema di Plutone non è mai stato visitato da alcuna sonda spaziale di fabbricazione umana, e pertanto molte misurazioni relative alla sua natura fisica sono approssimative e non confermate. Si ritiene comunque che esso possieda una debole atmosfera, composta prevalentemente da metano gassoso, quindi da argon, azoto, monossido di carbonio, ossigeno. Probabilmente la pressione atmosferica, comunque estremamente bassa, varia sensibilmente al variare della distanza del corpo dal Sole e con il ciclo delle stagioni: è presente quando il pianeta nano si trova vicino al perielio, nel momento in cui la pressione al suolo raggiungerebbe dai 3 ai 160 microbar, mentre a distanze maggiori dal Sole congela e precipita sulla superficie.

Pianeta Nettuno

Il pianeta Nettuno compie una rivoluzione attorno al Sole in circa 164,79 anni. 

Con una massa pari a circa 17 volte quella terrestre ed una densità media di 1,64 volte quella dell'acqua, Nettuno è il più piccolo e più denso fra i pianeti giganti del sistema solare. Il suo raggio equatoriale, ponendo lo zero altimetrico alla quota in cui la pressione atmosferica vale 1000 hPa, è di 24 764 km. Le nuove scoperte di moltissimi corpi celesti nel sistema solare esterno hanno portato gli astronomi a coniare un nuovo termine, oggetto trans-nettuniano, che designa qualsiasi oggetto orbitante oltre l'orbita di Nettuno (o comunque formatosi in quella regione).

Numerosi oggetti di questo tipo, e segnatamente Plutone, presentano fenomeni di risonanza orbitale con Nettuno; essi sono comunemente noti come plutini (nel caso di una risonanza 3:2) o twotini (nel caso di una risonanza 2:1). Sono testimoniati altri rapporti di risonanza, seppur con minore frequenza. A causa dell'alta eccentricità dell'orbita di Plutone, periodicamente Nettuno viene a trovarsi più lontano dal Sole di quest'ultimo, come è accaduto fra il 1979 ed il 1999; ciononostante una collisione fra i due corpi è del tutto improbabile, a causa dell'alta inclinazione fra i due piani orbitali e della risonanza orbitale.

Pianeta Urano

La caratteristica più interessante del pianeta è l'orientamento del suo asse di rotazione.

Tutti gli altri pianeti hanno il proprio asse quasi perpendicolare al piano dell'orbita, mentre quello di Urano è quasi parallelo. Ruota quindi mantenendo uno dei suoi poli verso il sole per metà del periodo di rivoluzione con conseguente estremizzazione delle fasi stagionali. Inoltre, poiché l'asse è inclinato di poco più di 90°, la rotazione è tecnicamente retrograda: Urano ruota nel verso opposto a quello di tutti gli altri pianeti del sistema solare, anche se vista l'eccezionalità dell'inclinazione la rotazione retrograda è solo una nota minore.

Il periodo della sua rivoluzione attorno al sole è di 84 anni circa e quindi ogni 40 anni cambia il polo esposto al sole, che ha una temperatura superiore rispetto a quella dell'equatore. La sua orbita giace in pratica sul piano dell' eclittica (inclinazione di 0,7°). Urano è un gigante gassoso, simile a Nettuno ma leggermente più grande. La struttura interna del pianeta è costituita da una atmosfera spessa 7600 km. La sonda Voyager 2 è l'unica sonda spaziale ad essersi avvicinata al pianeta, e non sono in programma missioni per il futuro.

Pianeta Saturno


Saturno appare visibilmente schiacciato ai poli:

I suoi diametri equatoriale e polare differiscono di quasi il 10% (120 536 km contro 108 728 km). Questa forma è il risultato della sua rapida rotazione e della sua composizione fluida, facile a deformarsi. Anche gli altri giganti gassosi sono deformati in maniera analoga, ma in modo molto meno evidente. Saturno è anche l'unico pianeta del sistema solare con una densità media inferiore a quella dell'acqua: solo 0,69 g/cm3. In realtà il valore medio è una combinazione di densità molto basse, nell'atmosfera del pianeta, e densità più elevate all'interno, sicuramente maggiori di quella dell'acqua.

Saturno orbita attorno al Sole ad una distanza media di 1,427 miliardi di chilometri, percorrendo una rivoluzione completa in 29,458 anni terrestri. La sua orbita è inclinata di 2,488° rispetto all'eclittica ed è eccentrica di un fattore 0,0560. Alla sua distanza, la luce del Sole appare 100 volte meno intensa rispetto alle misure effettuate da Terra. Con una massa pari a 95 volte e un volume pari a 700 volte quello terrestre, Saturno è il secondo pianeta più grande del sistema solare dopo Giove.

Pianeta Giove

Giove orbita attorno al Sole ad una distanza media di 5,20 unità astronomiche e compie una rivoluzione in 11,8565 anni siderali. L'orbita del pianeta è inclinata di 1,305° rispetto all'eclittica e di 3,12° rispetto al suo equatore, ed è caratterizzata da un'eccentricità orbitale pari a 0,04839. La sua velocità orbitale media è di 47051 km/h. L'atmosfera gioviana, similmente a quella di Saturno, si compone per la massima parte di idrogeno ed elio, i due stessi elementi principali che costituiscono il Sole e, in generale, l'Universo. Essa è attraversata da venti molto violenti, che possono raggiungere velocità nell'ordine dei 500-600 km/h.

Giove ruota su se stesso più rapidamente di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Osservando l'incedere delle macchie sulla sua superficie, si è scoperto che il pianeta non ruota rigidamente come un corpo solido. Tuttavia, a differenza della rotazione differenziale del Sole, che presenta una variazione graduale della velocità di rotazione dall'equatore ai poli, il periodo di rotazione di Giove possiede variazioni zonali che ricordano molto quelle dell'atmosfera terrestre. Nella fascia compresa tra ±10° dall'equatore, il periodo di rotazione è di circa 9h 50m.

vendredi 29 avril 2011

Pianeta Venere

Venere è uno dei quattro pianeti terrestri del sistema solare.

Il che significa che, come la Terra, è un corpo roccioso. In dimensioni e massa è molto simile alla Terra, ed è spesso descritta come il suo "gemello". Il diametro di Venere è inferiore a quello terrestre di soli 650 km, e la sua massa è l' 81,5% di quella terrestre. A causa di questa differenza di massa, sulla superficie di Venere l'accelerazione di gravità è mediamente pari a 0,88 volte quella terrestre. A titolo di esempio, si potrebbe affermare che un uomo dalla massa di 70 kg che misurasse il proprio peso su Venere, facendo uso di una bilancia tarata sull'accelerazione di gravità terrestre, registrerebbe un valore pari a circa 61,6 kg.

Tuttavia, a dispetto di queste somiglianze, le condizioni sulla superficie venusiana sono molto differenti da quelle terrestri, a causa della densa atmosfera di anidride carbonica. La massa dell'atmosfera di Venere, infatti, è costituita per il 96,5% da anidride carbonica, mentre il restante 3,5% è composto soprattutto da azoto. In effetti Venere ha l'atmosfera più densa tra tutti i pianeti terrestri; la notevole percentuale di anidride carbonica è dovuta al fatto che Venere non ha un ciclo del carbonio per incorporare nuovamente il carbonio nelle rocce e nelle strutture di superficie, né una vita organica che lo possa assorbire in biomassa. È proprio l'anidride carbonica ad aver generato un potentissimo effetto serra a causa del quale il pianeta è divenuto così caldo che si ritiene che gli antichi oceani di Venere siano evaporati, lasciando una asciutta superficie desertica con molte formazioni rocciose. Il vapore dell'acqua evaporata è stato dissociato e l'idrogeno si è spostato nello spazio interplanetario.

Pianeta Luna

La Luna è l'unico satellite naturale della Terra

La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto; si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi.

La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della luna attorno alla terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla terra è visibile circa il 59% della superficie lunare.

Pianeta Terra

La Terra è il pianeta su cui vive l'umanità.

Il terzo in ordine di distanza dal Sole, il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro, ed è l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita, almeno tra quelli conosciuti alla scienza moderna (anche se vi sono ipotesi e in alcuni casi anche deboli prove a sostegno della tesi per cui la vita, probabilmente in forma microscopica, sarebbe stata presente o potrebbe tuttora sussistere su alcuni corpi del sistema solare come Marte, Venere e alcuni satelliti naturali dei pianeti gassosi. È il primo pianeta conosciuto a possedere acqua in forma liquida sulla sua superficie ed il solo nell'universo noto per la presenza di vita. Possiede un campo magnetico, che, insieme ad una atmosfera composta in prevalenza da azoto ed ossigeno, la protegge dalle radiazioni nocive alla vita; l'atmosfera inoltre funziona come scudo contro le piccole meteore, causandone la distruzione per calore da attrito prima del raggiungimento della superficie.La formazione della Terra è datata circa 4,57 miliardi e di anni fa, e possiede un solo satellite naturale, la Luna, la cui età di formazione, datata su alcuni campioni delle roccia più antiche, è risultata compresa tra 4.29 e 4,56 miliardi di anni fa.

Pianeta Marte

Marte orbita attorno al Sole ad una distanza media di circa 228 milioni di km (1,52 unità astronomiche); a causa della discreta eccentricità della sua orbita, pari a 0,09336, la sua distanza dalla Terra all'opposizione può oscillare fra circa 100 e circa 56 milioni di km.
Il periodo di rivoluzione del pianeta è pari a 686,979 giorni terrestri; il piano dell'orbita si discosta di circa 1,85° da quello dell' eclittica.
Marte ha una massa pari ad appena l'11% di quella terrestre; il suo raggio equatoriale misura 3392,8 km.
L'atmosfera marziana si compone principalmente di biossido di carbonio (95%), azoto (2,7%), argon (1,6%), vapore acqueo, ossigeno e ossido di carbonio. La pressione atmosferica media è di 7 millibar. Sono presenti perturbazioni atmosferiche come tempeste di sabbia (che avvolgono anche l'intero pianeta e durano mesi), che danno luogo a fenomeni di erosione delle rocce.

Pianeta Mercurio

Mercurio è il primo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più piccolo in dimensioni. Si tratta di un pianeta terrestre di dimensioni modeste, con un diametro inferiore alla metà di quello terrestre; appare pesantemente craterizzato, anche a causa della mancanza di un' atmosfera apprezzabile che possa attutire gli impatti meteorici o coprirne le tracce; per questo il suo aspetto ricorda da vicino quello della Luna. Mercurio è dunque il più piccolo dei pianeti rocciosi del sistema solare interno.


Il suo nome deriva da quello dell'omonima divinità romana, il suo simbolo astronomico consiste in una rappresentazione stilizzata del caduceo del dio. Nelle culture dell' Estremo Oriente il pianeta è designato come l'astro dell'acqua , uno dei cinque elementi fondamentali. Il pianeta è sprovvisto di anelli e satelliti naturali.

Pianeta Sole

Il nucleo è la fonte principe dell'energia prodotta dal Sole.

Qui avvengono infatti le reazioni di fusione nucleare.L'energia generata è rilasciata inizialmente attraverso raggi gamma e raggi X, ma durante l'emissione verso l'esterno essa è continuamente assorbita e riemessa dagli atomi circostanti. Il risultato è che la sua frequenza si abbassa, e diventa quindi una radiazione elettromagnetica più "tranquilla".

Il trasporto dell'energia dal nucleo alla superficie del sole impiega anche 10 milioni di anni. Alla fine, essa lascia il sole come una radiazione di corpo nero alla temperatura di circa 5500 °C. Una piccola parte dell'energia è emessa sotto forma di neutrini, energia cinetica e termica del vento solare, composta da materia espulsa dal sole, e una parte ancora più piccola va a formare il suo campo magnetico.

I fisici sono capaci di riprodurre lo stesso processo di generazione di energia con la bomba all'idrogeno. Un processo di fusione controllata permetterebbe di sfruttarla per ricavarne energia elettrica, cosa che potrebbe essere possibile in futuro utilizzando reattori nucleari a fusione.

mardi 25 janvier 2011

Betelgeuse

E di oggi la notizia che nel 2012 avremmo 2 "Soli".

IN ARRIVO NEL 2012 - Come scrive il quotidiano online australiano News.com.au, si prevede che Betelgeuse, stella rossa super-gigante nella nebulosa di Orione, stia per provocare una serie di effetti devastanti. Al punto che la supernova potrebbe raggiungere la Terra prima del 2012. La seconda stella più grande della costellazione di Orione starebbe infatti perdendo massa, una tipica indicazione del fatto che si sta per verificare un collasso gravitazionale.

Ma anche a costo di deludere i catastrofisti di casa nostra, anziché nel 2012 tutto questo potrebbe avvenire nell'arco di un milione di anni. Normale visto che Betelgeuse dista da noi 640 anni luce, e che nessuno fino ad oggi a avuto il piacere di assistere alla morte di una stella, non possiamo sapere quando succederà, intanto iniziano ad avisarci su la possibilità che nel 2012 avremo un secondo Sole. Fatto sta che, quando accadrà, sulla Terra per diverse settimane la notte sarà illuminata a giorno. A poche ore dall'annuncio del dottor Carter, la Rete è stata inondata da teorie apocalittiche secondo cui l'imminente supernova confermerebbe la fine del mondo predetta dal calendario Maya per il 2012.


Betelgeuse

The sharpest image ever of Betelgeuse shows a mammoth star that is slowly evaporating. Betelgeuse (sounds a lot like "beetle juice"), also known as Alpha Orionis, is one of the largest and brightest stars known. The star is a familiar orange fixture easily visible to the unaided eye toward the constellation of Orion. This recent image from the Very Large Telescope in Chile resolves not only the face of Betelgeuse, but a large and previously unknown plume of surrounding gas. This plume gives fresh indications of how the massive star is shedding mass as it nears the end of its life. Conversely, a series of previous observations indicate that the surface of Betelgeuse has noticeably shrunk, on the average, over the past decade. If Betelgeuse, a red supergiant star about 640 light years distant, were placed at the center of our Solar System, the plume would extend past the orbit of Jupiter. Since Betelgeuse is known to change its brightness irregularly, future observations may determine if changes its appearance irregularly as well. Betelgeuse is a candidate to undergo a spectacular supernova explosion almost anytime in the next few thousand years.