vendredi 4 mai 2012

Generare la vita

La vita nasce dalla polvere di stelle, cioè dai minuscoli grani di materia che vengono scagliati nello spazio dal "vento" generato da un astro morente. E' la conclusione di un team internazionale di scienziati pubblicata sull'ultimo numero di Nature.
Quando una stella giunge alla fine del suo ciclo vitale attraversa infatti una serie di cambiamenti e cataclismi che porteranno, in tempi che potremmo definire "cosmici", alla nascita di nuovi astri, nuovi pianeti, nuove galassie. E in alcuni di questi potrebbero crearsi le condizioni idonee alla vita.
Da cosa siano formati questi grani di materia e quale sia l'origine del vento che soffiando a più di 10 km al secondo li porta ad anni luce dalla stella di provenienza, è ancora un mistero, che è però stato parzialmente chiarito da uno studio recentemente condotto con il Very Large Telescope installato nel deserto di Acatama, in Cile.
Il VLT è uno dei telescopi più potenti del mondo: "Ha una risoluzione così elevata che permetterebbe di distinnguere dalla Gran Bretagna i due fari di una macchina che si trova in Australia" affermano gli scienziati dell' Univeristà di Sidney che hanno partecipato al progetto. Grazie a questo strumento gli astrofisici hanno potuto osservare le polveri che circondano tre stelle giunte alla fine della loro esistenza che si trovano nelle costellazioni dell'Idra, del Dorado e del Leone.
Questo materiale ha un diametro di 600 milionesimi di millimetro, più o meno come la cipria o la polvere di gesso, ed è formato quasi interamente da silicati, gli elementi più diffusi nella crosta terrestre. La loro piccolissima dimensione favorisce la loro aggregazione, che in decine di milioni di anni porterà alla nascita di un nuovo pianeta.
Secondo Albert Xijlstra, uno degli scienziati coinvolti nello studio, anche la nostra Terra sarebbe nata in questo modo.
E la stella morente? Come conclude la propria esistenza? Secondo i ricercatori in un modo molto romantico: dopo aver perso circa la metà della propria massa seminando grani di vita nel cosmo, si spegne, trasformandosi in un grande sasso inerte.

jeudi 26 janvier 2012

S.I.V. = Servizio Informazioni del Vaticano

In seguito all’ opera di divulgazione, di Cristoforo Barbato, iniziata nel 2005, sul coinvolgimento del Vaticano nella questione UFO-Alieni, personaggi (dalle comprovate credenziali) legati ad ambienti di tipo massonico ed ex esponenti dell’ intelligence militare italiano, hanno apertamente confermato l’esistenza del SIV.

Qualcuno manifesterà un certo scetticismo riguardo l’effettiva esistenza del Servizio Informazioni del Vaticano e della possibile collaborazione in materia di UFO tra l’intelligence USA e lo Stato Vaticano.
Comunque sia, aldilà delle personali opinioni che ognuno può liberamente fare, la veridicità di certe realtà o fatti andrebbero basate attraverso un serio lavoro di ricerca investigativa è non sulle mere opinioni.

La nascita del servizio segreto della Santa Sede

Dopo capillari ricerche, bibliografiche e non, C.Barbato ha trovato un’importante conferma in un testo di storia moderna che alla maggiore parte, dirà forse poco. Il testo in questione risale addirittura ai primi anni ’90 precisamente nel 1991 all’estero, e nel 1993 nella versione edita in Italia dalla Newton Compton Editori. Il volume in questione, oggi una rarità in quanto è praticamente introvabile, s’intitola: RATLINES - Gli archivi dei servizi segreti americani svelano l’esistenza di una rete clandestina nel Vaticano per permettere la fuga dei criminali di guerra nazisti, destinati a diventare agenti segreti dei paesi occidentali.

Gli autori sono Mark Aarons & John Loftus, il primo un giornalista, il secondo invece è stato procuratore presso il Ministero della Giustizia americano ed ha avuto accesso a documenti riservati; dai file classificati della CIA alle informazioni “top secret” sul nucleare fino ai file segreti della NATO con accesso COSMIC.

Ebbene in questo volume, proprio nel primo capitolo ad un certo punto si parla delle attività svolte durante e negli anni successivi la Seconda Guerra Mondiale dall’allora monsignor Giovanni Battista Montini.
I servizi segreti statunitensi descrivevano Montini come una delle persone più autorevoli all’interno del Vaticano, che per molti anni è stato una personalità importante all’interno della Segretaria di Stato vaticana…..Montini e l’altro Segretario di Stato, monsignor Tardini, erano di certo tra le “personalità più influenti del Vaticano”.
Durante la guerra, il Papa chiese a Montini di organizzare il Servizio Informazioni del Vaticano, il cui compito apparente era quello di rintracciare persone scomparse, profughi e prigionieri di guerra. Ma i servizi segreti statunitensi sospettavano che il suo ruolo andasse ben oltre gli scopi umanitari…… Inoltre, essendo uno dei migliori diplomatici della Santa Sede, Montini controllava la politica estera con riferimento alla politica italiana….. tutti questi compiti delicati portarono Montini al centro delle attività clandestine del Papa
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Considerazioni finali

Alla luce di quanto finora esposto emerge chiaramente che il SIV sarebbe stato preesistente già prima degli anni ’50 addirittura già sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Ora tutto ciò potrebbe porre sotto una luce negativa quanto rivelato dal gesuita (v. art. Intervista al gesuita) in seno alla creazione del SIV, in seguito l’incontro di Muroc avvenuto nel Febbraio del 1954 (v. art. Secretum Omega) per cui si potrebbe concludere che, anche se non in mala fede, non abbia detto proprio tutta la verità, almeno da un punto di vista temporale.

A questo punto è probabile che sulla stessa falsa riga dell’OSS che in seguito diede vita alla CIA, il Vaticano ridisegnò nuovamente il SIV, al fine di interagire operativamente, strutturandolo in maniera compartimentalizzata alla stessa stregua delle strutture d’intelligence sviluppatesi dopo la guerra (vedi CIA, Mossad, KGB ecc.). A questo punto dotandosi di una nuova “veste” risulterebbe in un certo qual modo sensato e non necessariamente contraddittorio o falso quanto asserito dal gesuita.

Del resto C.Barbato ha sempre preventivato che alcune delle informazioni ricevute potessero non essere fedeli o precise al 100% in quanto, nel caso dei rivelatori una caratteristica che si riscontra sempre è che non forniscono mai un quadro completo per quanto dettagliato possa essere. Inoltre (e questo si riallaccerebbe a quanto appena detto) sarebbe opportuno evidenziare quanto a livello d’intelligence stessa negli Stati Uniti avvenne proprio nel 1954 in seguito agli incontri di Muroc e che videro protagonista il famigerato Majestic-12.

Quest’ultimo, noto anche come MJ-12, venne concepito nel settembre del 1947 dal Presidente Truman all’interno di un’operazione “ultra top secret” di ricerca e sviluppo dell’Intelligence USA. Nel dicembre 1954 l’MJ-12, in seguito ad Ordine Esecutivo Segreto (Order Number 54-12) del presidente Eisenhower, fu elevato a Comitato all’interno del National Security Council - NSC (Consiglio Nazionale per la Sicurezza) assumendo la denominazione di “Gruppo 54/12”.

Per approfondire quest’argomento segui il LINK di Cristoforo Barbato.

mercredi 18 janvier 2012

Antikythera mechanism

Con la lettura, e la comprensione  dei due post precedenti, mi sento pronto a parlare del ritrovamento della macchina di Antikythera.

Antikythera si trova nel tratto del mar Egeo compreso tra il Peloponneso e Creta, è famosa per il ritrovamento archeologico avvenuto nel 1902 nelle acque che la circondano. In quell'anno, infatti, vennero rinvenuti casualmente, assieme a statue di marmo e di bronzo presso il relitto di una nave lì naufragata, i resti di un congegno meccanico che sarebbe passato alla storia come Calcolatore di Antikythera.

Il meccanismo è attualmente esposto nella collezione di bronzi del Museo archeologico nazionale di Atene, assieme alla sua ricostruzione.

dimanche 15 janvier 2012

Atlantide secondo Platone

Secondo il racconto di Platone Atlantide sarebbe, un ipotetico grandissimo continente sprofondato.

Quando sarebbe accaduto il cataclisma?

Ricerche oceanografiche dei ricercatori russi fanno ritenere molto probabile la fine dell’ultimo periodo glaciale in Europa e nel Nord America (12.000 anni fa). A quell’epoca il clima mutò in parecchie regioni del globo, la corrente del Golfo riscaldò il continente europeo e il regime delle acque dell’Artico si stabilizzò definitivamente.
La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori.

Comunque sia fra tutti i popoli della terra, esistono tradizioni concordanti che manifestano il ricordo del misterioso continente sommerso, al quale si deve attribuire l'origine di molte leggende. Non solo Platone o gli egiziani si riferivano ad Atlantide :

vendredi 13 janvier 2012

Civiltà Minoica

Civiltà minoica

...è il nome dato alla cultura cretese dell'età del bronzo, fiorita approssimativamente dal 2700 al 1450 a.C. (successivamente, la cultura micenea greca divenne dominante nei siti minoici dell'isola di Creta).
La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, la Siria, le regioni a nord del Mar Nero e l'Occidente tanto da esercitare una vera e propria talassocrazia.

Le prime tracce concrete di vita umana sull'isola di Creta risalgono all'epoca Neolitica. La più antica attestazione di abitanti su Creta sono i resti di ceramica neolitica risalente approssimativamente a 7000 a.C. L'inizio dell'età del bronzo a Creta, intorno al 2600 a.C., coincide con la graduale trasformazione in importante centro di civiltà.