vendredi 6 mai 2011

Guerre climatiche

Il clima mondiale può ora essere modificato ?

Si ! ...come parte di una nuova generazione di sofisticate armi non letali  (non-lethal-weapons). Sia gli americani che i russi hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima del mondo.

La rinomata scienziata dott. Rosalie Bertell conferma che gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate .
Queste tecnologie rendono "...possibile provocare disturbi atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente bassa..."
la modificazione del clima offre al combattente un'ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario.

jeudi 5 mai 2011

La potenza invisibile

Molte volte abbiamo sentito parlare dell’ eventuale danno cerebrale che erano in grado di fare i nostri semplici cellulari, cosi piccoli e utili ormai, ma tutti i più famosi medici ed esperti del settore, si sono lanciati in queste discussioni per dimostrare quasi l’impossibile. Ma dopo anni di ricerca, tutto è stato smentito, messo a tacere. Ma non è tutto. Immaginate un campo disseminato di antenne…

Presso Gakona, circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la banda alta da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt, assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne.

dimanche 1 mai 2011

Il mistero di Tunguska

Tunguska, 30 giugno 1908: cosa accadde?

La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, ora locale, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la taigà siberiana vicino al fiume Tunguska, a circa 6-8 Km d’altezza. L’energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, distruggendo ogni forma di vegetazione e vita per un raggio di 2150 chilometri quadrati.
Quel che accadde in quella zona di così terribile da provocare un boato, che fu udito a oltre 1200 chilometri e che provocò onde di pressione così anomale da appassionare gli scienziati che parteciparono al congresso della British Metereological Society del 1908, rimase fino al 1927 un mistero. Solo in quell'anno, con la prima missione sul posto condotta dallo scienziato russo L. Kulik, fu possibile associare il forte boato, la pressione e il lampo di luce dell'esplosione, con lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi: più di 2000 chilometri quadrati di foresta siberiana abbattuta al suolo e per 1000 chilometri quadrati, (l’equivalente dell’odierna Valle D’Aosta); intorno all'epicentro, tutti gli alberi carbonizzati., il resto degli alberi sono buttati a terra, molti dei quali con l’apparato radicale emergente moltissimi sono spezzati nei tronchi e nei rami, scortecciati.

samedi 30 avril 2011

Pianeta Plutone

Plutone possiede un'orbita molto eccentrica (0,2488) e notevolmente inclinata rispetto all'eclittica (17°7'), e in un breve periodo della sua rivoluzione si trova più vicino al Sole che Nettuno. Tuttavia i due oggetti orbitano in risonanza 2:3 (163,88 anni Nettuno e 248,74 anni Plutone), e quindi non si verificano incontri ravvicinati tali da perturbare l'orbita di Plutone. A partire dagli anni novanta del XX secolo sono stati scoperti diversi planetoidi della fascia di Edgeworth-Kuiper in risonanza orbitale 2:3 con Nettuno: oggi tali corpi vanno sotto la denominazione comune di plutini, e Plutone ne è considerato il prototipo.

Il sistema di Plutone non è mai stato visitato da alcuna sonda spaziale di fabbricazione umana, e pertanto molte misurazioni relative alla sua natura fisica sono approssimative e non confermate. Si ritiene comunque che esso possieda una debole atmosfera, composta prevalentemente da metano gassoso, quindi da argon, azoto, monossido di carbonio, ossigeno. Probabilmente la pressione atmosferica, comunque estremamente bassa, varia sensibilmente al variare della distanza del corpo dal Sole e con il ciclo delle stagioni: è presente quando il pianeta nano si trova vicino al perielio, nel momento in cui la pressione al suolo raggiungerebbe dai 3 ai 160 microbar, mentre a distanze maggiori dal Sole congela e precipita sulla superficie.

Pianeta Nettuno

Il pianeta Nettuno compie una rivoluzione attorno al Sole in circa 164,79 anni. 

Con una massa pari a circa 17 volte quella terrestre ed una densità media di 1,64 volte quella dell'acqua, Nettuno è il più piccolo e più denso fra i pianeti giganti del sistema solare. Il suo raggio equatoriale, ponendo lo zero altimetrico alla quota in cui la pressione atmosferica vale 1000 hPa, è di 24 764 km. Le nuove scoperte di moltissimi corpi celesti nel sistema solare esterno hanno portato gli astronomi a coniare un nuovo termine, oggetto trans-nettuniano, che designa qualsiasi oggetto orbitante oltre l'orbita di Nettuno (o comunque formatosi in quella regione).

Numerosi oggetti di questo tipo, e segnatamente Plutone, presentano fenomeni di risonanza orbitale con Nettuno; essi sono comunemente noti come plutini (nel caso di una risonanza 3:2) o twotini (nel caso di una risonanza 2:1). Sono testimoniati altri rapporti di risonanza, seppur con minore frequenza. A causa dell'alta eccentricità dell'orbita di Plutone, periodicamente Nettuno viene a trovarsi più lontano dal Sole di quest'ultimo, come è accaduto fra il 1979 ed il 1999; ciononostante una collisione fra i due corpi è del tutto improbabile, a causa dell'alta inclinazione fra i due piani orbitali e della risonanza orbitale.