jeudi 10 février 2011

LA DECLINAZIONE MAGNETICA

Poiché il Polo Magnetico non coincide con il Polo Geografico in ogni punto della superficie terrestre passa un meridiano geografico ed una linea di forza del campo magnetico (meridiano magnetico). La direzione del meridiano magnetico indica la direzione del polo nord magnetico (Nm). L'angolo fra la direzione del Nord vero e quella del Nord magnetico si chiama declinazione magnetica(d).

Il Polo Magnetico si sposta continuamente, e questo comporta una variazione annua del valore della declinazione, sia in aumento che in diminuzione. La declinazione magnetica varia da un punto all'altro della superficie terrestre, però entro una zona limitata può essere ritenuta costante. I valori di minimo e massimo che può assumere la declinazione magnetica sono rispettivamente 0° e 180°. La declinazione ha segno + a Est quando il meridiano magnetico è ad Est di quello vero, ha segno - a Ovest quando invece il meridiano magnetico è ad Ovest di quello vero. Essa è stata misurata per tutte le zone che interessano la navigazione ed è riportata sulle carte nautiche. La declinazione inoltre cambia molto lentamente con il passare del tempo; Per calcolarne esattamente il valore ci vengono in aiuto le carte nautiche, che riportano, al centro delle rose graduate (Rosa dei venti) il valore determinato ad una data precisa e la successiva variazione annua.

mercredi 9 février 2011

Tipi di orientamento

Orientamento empirico con il cielo

Anche quando non è subito evidente, il primo problema principale dell' orientamento, è quello di individuare i punti cardinali sull' orizzonte. L' orientamento pratico, cioè senza l' ausilio di strumenti, utilizza come riferimento la posizione degli astri - sia di quelli che l' hanno fissa sia quelli che consentono di prevederla con una buona approssimazione conoscendo il loro ciclico movimento. Non è banale osservare che, essendo la valutazione essenzialmente basata sull' osservazione, è indispensabile che ci sia visibilità.

Con riferimento ad alcune conoscenze scientifiche è anche possibile migliorare le approssimazioni, e a volte potrebbe sembrare utile approntare per la circostanza qualche rudimentale strumento ; in ambedue i casi però le più precise rilevazioni non sempre si traducono in effettivo vantaggio nella successiva fase di utilizzo.
In pratica, si tratta di determinare la posizione sull' orizzonte di un primo punto cardinale, quello che è facile per la situazione data. Quando è sufficiente un' ampia tolleranza, si risale poi alle altre direzioni della "rosa dei venti", completando l'orientamento nel punto di osservazione.

Colombi Viaggiatori...

Uno dei fenomeni del mondo animale che da sempre ha più affascinato l’uomo è la capacità degli uccelli di compiere lunghissime migrazioni stagionali, al termine delle quali sono in grado di fare ritorno persino al medesimo nido che hanno utilizzato l’ anno precedente. Queste quasi incredibili prestazioni presuppongono l’ esistenza di meccanismi di orientamento estremamente evoluti e sofisticati, che tuttavia è alquanto difficile studiare sugli uccelli selvatici nel loro ambiente naturale.

Secondo uno schema proposto negli anni ’50 dallo zoologo tedesco Kramer e tuttora generalmente accettato, la navigazione presuppone che gli animali siano in grado di effettuare due operazioni successive, dette di “mappa e bussola”. Stabilire quindi, in primo luogo, la direzione in cui sono stati trasportati, e di conseguenza anche la direzione opposta che consentirà loro di fare ritorno a casa, e poi assumere e mantenere tale direzione durante il volo di homing.

mardi 8 février 2011

Ley-Lines...cosa sono.

Argomento assai difficile nel complesso, ma trattando monumenti megalitici, non possiamo tralasciarlo, in quanto non si può considerare blog completo senza parlare delle ley-lines.

Quale che sia la ragione per cui diversi punti sulla Terra siano collegati tra loro da linee, un fatto pare certo: le ley-lines e i luoghi che esse collegano tra loro sono zone positive e particolarmente cariche di un’ energia dagli effetti vantaggiosi e favorevoli. 
In alcuni casi, quando le lines si congiungono in nodi di discrete dimensioni, l’ energia sprigionata dalla linee può raggiungere livelli eccessivi e diventare energia negativa. L’esempio più famoso, in tal senso, è quello costituito da quella porzione di oceano compresa nel cosiddetto Triangolo delle Bermude, teatro della scomparsa di molteplici imbarcazioni e aerei. Poiché tutte le testimonianze convergono nel registrare il malfunzionamento della bussola e di tutta la strumentazione radar, le cui cause principali sono sicuramente imponenti fenomeni di disturbo di natura elettromagnetica, si può ipotizzare con ragione che la causa di tali eventi sia da individuare nelle numerose lines che lì si incrociano e nell’energia di cui sono portatrici.

mardi 25 janvier 2011

Betelgeuse

E di oggi la notizia che nel 2012 avremmo 2 "Soli".

IN ARRIVO NEL 2012 - Come scrive il quotidiano online australiano News.com.au, si prevede che Betelgeuse, stella rossa super-gigante nella nebulosa di Orione, stia per provocare una serie di effetti devastanti. Al punto che la supernova potrebbe raggiungere la Terra prima del 2012. La seconda stella più grande della costellazione di Orione starebbe infatti perdendo massa, una tipica indicazione del fatto che si sta per verificare un collasso gravitazionale.

Ma anche a costo di deludere i catastrofisti di casa nostra, anziché nel 2012 tutto questo potrebbe avvenire nell'arco di un milione di anni. Normale visto che Betelgeuse dista da noi 640 anni luce, e che nessuno fino ad oggi a avuto il piacere di assistere alla morte di una stella, non possiamo sapere quando succederà, intanto iniziano ad avisarci su la possibilità che nel 2012 avremo un secondo Sole. Fatto sta che, quando accadrà, sulla Terra per diverse settimane la notte sarà illuminata a giorno. A poche ore dall'annuncio del dottor Carter, la Rete è stata inondata da teorie apocalittiche secondo cui l'imminente supernova confermerebbe la fine del mondo predetta dal calendario Maya per il 2012.


Betelgeuse

The sharpest image ever of Betelgeuse shows a mammoth star that is slowly evaporating. Betelgeuse (sounds a lot like "beetle juice"), also known as Alpha Orionis, is one of the largest and brightest stars known. The star is a familiar orange fixture easily visible to the unaided eye toward the constellation of Orion. This recent image from the Very Large Telescope in Chile resolves not only the face of Betelgeuse, but a large and previously unknown plume of surrounding gas. This plume gives fresh indications of how the massive star is shedding mass as it nears the end of its life. Conversely, a series of previous observations indicate that the surface of Betelgeuse has noticeably shrunk, on the average, over the past decade. If Betelgeuse, a red supergiant star about 640 light years distant, were placed at the center of our Solar System, the plume would extend past the orbit of Jupiter. Since Betelgeuse is known to change its brightness irregularly, future observations may determine if changes its appearance irregularly as well. Betelgeuse is a candidate to undergo a spectacular supernova explosion almost anytime in the next few thousand years.