giovedì 6 ottobre 2011

Cairo e Piramidi

Preparatevi ad entrare in un mondo mistico ai confini con il tempo e le stelle che vi aprirà nuovi orizzonti, e vi porterà a conoscenza di informazioni diverse, ma più credibili di quelle che la storia tradizionale, gli egittologi e gli storici, finora ci hanno raccontato.

E’ il monumento più famoso e studiato al mondo. Eppure intorno alla Piramide di Cheope i misteri e gli interrogativi continuano a superare le certezze. Ci sono teorie più attendibili di altre ma è inutile negare che su molti, importanti aspetti di questa costruzione gli studiosi siano ancora divisi. Spesso in modo radicale… Da chi e come è stata costruita la Piramide di Cheope?

Costruita con l'impiego di circa 2,5 milioni di blocchi di pietra calcarea
del peso medio di circa 2,6 tonnellate per ciascun masso, per un totale
di 6,5 milioni di tonnellate.

Lavorando 24 ore al giorno e ipotizzando di sistemare n° 48 massi al
giorno, corrispondenti a :

1 masso ogni 30'...tempo occorente per ultimare l'impresa = 142 anni.
Nell'arco di questi 142 anni sono stati tagliati dalla roccia 2,5 milioni di
blocchi di pietra, sgrossati, misurati, levigati, trasportati e incastrati nel
punto giusto della piramide.
Che cadenza armoniosa, per un'epoca senza trasporti su ruota e senza
macchine per sollevare pesi, in una zona isolata come il deserto
occidentale, questi antichi architetti dovevano avere perizia e capacità
tecnologiche non comuni...

Alla fine dell'articolo, trovi il link per un film sull'argomento:

Le teorie che illustrerò, sono frutto di moltissimi anni di studio e duro lavoro di Mr.Graham Hancock e Mr.Robert Bauval, rispettivamente Giornalista ed Ingegnere, autori de "Lo specchio del cielo" e "Il mistero di Orione".
Ho deciso di prendere in considerazione soltanto le Piramidi e la Sfinge, ma ogni legame tra cielo e terra che troviamo nella piana di Giza, si riflette con una precisione maniacale anche in Cambogia, Messico, Pacifico, Perù, Bolivia, Inghilterra  (Stonhenge).

Come "Sovrane del tempo", le piramidi, si ergono da migliaia di anni in un luogo dal fascino indiscusso e misterioso, imponendo la loro maestosità ed ingegnosa architettura fino ai nostri giorni. Fin da bambini la storia, quella che c'insegnano dalla scuola dell'obbligo all'Università, le riporta nei libri scolastici come tombe dei faraoni, costruite per mezzo di migliaia di schiavi.
La costruzione della Grande Piramide, intestata a Cheope, si dice abbia richiesto un arco di tempo approssimativo di vent'anni con l'utilizzo di diecimila schiavi per tre mesi l'anno. Ma quale tecnica così rigorosamente precisa ed avanzata, in un tempo dove il metallo più duro era il rame, fu utilizzata?
Sono stati veramente gli antichi egizi per mezzo degli schiavi? Erano veramente delle tombe? Ed il periodo storico in cui furono innalzate?
Penso sia lecito farsi queste domande quando si ha davanti agli occhi il complesso megalitico più imponente sulla faccia della Terra che, non a caso, è l'unica delle Sette Meraviglie del mondo ancora in piedi. Il problema nasce quando andiamo ad analizzare attentamente le tre piramidi senza tralasciar nulla di scontato.
Attenti studi e ricerche ci riportano che per la Grande Piramide il lavoro architettonico e di muratura è stato di gran lunga superiore a quello richiesto per la costruzione di tutte le cattedrali, le chiese ed innumerevoli cappelle medievali d'Europa.
Il suo volume è trenta volte superiore a quello dell' Empire State Building di New York. Al suo interno può contenere tranquillamente l'immensa Cattedrale di S. Pietro in Roma ed altre chiese. La sua altezza è stata stimata intorno ai 145 mt e 75 cm, ma originariamente raggiungeva i 150. Il giornalista inglese Graham Hancock, che l'ha scalata e misurata, ci ha riportato queste misure:

- LATO NORD metri 230 e 25.05 cm
- LATO SUD metri 230 e 45.35 cm
- LATO EST metri 230 e 39.05 cm
- LATO OVEST metri 230 e 35.65 cm

E con zelante maniacalità i suo angoli misurano:

- NORD EST: 90 gradi, 3 primi e 2 secondi.
- SUD EST : 89 gradi, 56 primi e 27 secondi.
- NORD OVEST: 89 gradi, 59 primi e 58 secondi.
- SUD OVEST: 90 gradi e 33 secondi.

Ogni misura differisce dall'altra con un margine d'errore dello 0,1 per cento, un risultato da far invidia ad un edificio di piccole dimensioni dei nostri giorni. Il suo peso conta in 6 milioni e mezzo di tonnellate di blocchi di granito del peso di circa 20 tonnellate ciascuno; in alcuni casi superano le 100 tonnellate. Tutto ciò è incredibilmente sorprendente ed impressionante.
La moderna architettura, con l'utilizzo dei mezzi di costruzione contemporanei, non sarebbe in grado di riprodurre qualcosa di simile. Molte sono le ipotesi portate avanti finora, ma analizzandole una per una crollerebbero come un castello di carte.

TEORIA DELLE RAMPE

Certo che sollevare blocchi dal peso di oltre venti tonnellate non deve essere stato uno scherzo ... e poi perché mettere i blocchi di granito più pesanti, a centocinquanta metri d'altezza?
Tra le teorie varie che si contrappongono su COME sono state costruite le piramidi, vi è quella classica delle rampe verticali. Si ipotizza che gli antichi egizi costruirono una rampa inclinata sul quale facevano scivolare i blocchi di granito sfruttando il limo viscido del Nilo. Soltanto che un "piccolo" problema viene a sorgere:
- dal momento che la pendenza era molta, la rampa doveva svilupparsi in lunghezza man mano che la piramide cresceva in altezza. Questo perché sotto il peso della gravità, a quella pendenza, anche le più forti braccia umane non avrebbero potuto spostare massi del peso di oltre 100 tonnellate ... e se, come ipotizzano, veniva sfruttato il limo viscido del Nilo sulla rampa, a quella pendenza i blocchi avrebbero preso velocità verso il basso per effetto della Forza di Gravità.
Inoltre la rampa avrebbe dovuto raggiungere una lunghezza di oltre un miglio, con un volume tre volte superiore a quello della piramide, poiché per sopportare il peso di simili blocchi, la sua struttura doveva essere completamente piena. Un simile lavoro avrebbe richiesto uno sforzo ed un tempo 10 volte superiore di quello impiegato per la costruzione di tutte tre le piramidi di Giza. Soltanto ad immaginarlo mi viene da ridere ...
L'altra teoria che sfrutta questo principio è quella della rampa a spirale. In questo caso la rampa doveva aggirare la piramide man mano che si procedeva verso la cima. Calcolando una leggera pendenza, intorno al 10%, gli egittologi sostengono che gli schiavi avrebbero potuto farcela. L'unico grande problema della rampa a gomito è che curvando eccessivamente nel salire, avrebbe causato uno scivolamento dei blocchi sugli schiavi, schiacciandoli: mi sembra di dover scartare la teoria delle rampe.
Ed ancora ...Tra le altre teorie sulla costruzione delle piramidi, si è parlato ultimamente anche di operai altamente qualificati.
I sostenitori di questa teoria suppongono che i lavori di costruzione non furono effettuati da schiavi (Ebrei secondo chi sostiene questa tesi), ma da operai egizi (ovviamente) con la conoscenza di grandi tecniche avanzate. Ok, può pure starci che conoscessero tecniche molto avanzate, ma secondo me è stato tralasciato uno dei problemi più grandi: quello del fisico umano:
immaginatevi una miriade di persone, di uomini, a spostar massi con un peso medio di 20 tonnellate (i più pesanti superavano le 100) fino a 150 metri d'altezza sotto una temperatura che toccava i 40° ... il tutto con una gran coordinazione e uniti dallo spirito di gruppo. Tutto ciò per cosa?
Per innalzare la tomba più grande di tutti i secoli, destinata a contenere il cadavere (che poi non è stato mai trovato) di un uomo?
Considerando anche il fatto che il Faraone era come Dio in Terra, non credo che nessuno non si sia mai ribellato a tutto ciò.
Se veramente vi erano operai "iniziati" alla conoscenza di tecniche avanzate, quindi esseri dotati di un'intelligenza molto sviluppata, non credo che avrebbero costruito una piramide di 150 metri sotto il sole in una terra dove non esisteva la minima ombra di pioggia, felici e contenti di farlo, per farci riposare il Faraone da defunto. E proprio l'idea di una tomba piramidale di 150 metri che non riesco a vedere nella testa di uomini così geniali.
Un grande enigma viene poi a sorgere; i massi provenivano da Assuan, una regione a mille km a sud di Giza ... come avrebbero potuto trasportare oltre 6 milioni di tonnellate di blocchi di granito per mille km? Con le barchette? Ma dai ...
Inoltre i blocchi erano perfettamente levigati ... in un'era dove il metallo più duro era il rame, non credo neanche all'idea di un lavoro così utopico come quello della levigazione di 6 milioni di tonnellate di blocchi di granito, con legnetti ed oggetti in rame. Non lasciando nulla di scontato ed incerto, passiamo ad un particolare importantissimo: la stanza del Re situata nella Grande Piramide. Questa stanza è un parallelepipedo perfetto con un rapporto di 2:1 contenente soltanto un sarcofago. Niente scritte, niente affreschi e geroglifici, niente corpo del faraone ed oggetti funerari ... niente. Beh, mi sembrano un po' pochine le prove per intestare la Grande Piramide di Giza a Cheope. Questo perché se andiamo ad analizzare le
tombe della V e VI dinastia di Saqqara, ci accorgiamo di un enorme contrasto: dal vuoto più desolante delle tre piramidi della IV Dinastia ai testi, geroglifici ed affreschi delle piramidi (che oltretutto non hanno niente a che vedere con quelle della piana di Giza) della V e VI dinastia.
Non credo minimamente a questo distacco. L'idea che le tre Piramidi fossero Tombe non la trovo, a questo punto, esatta. Perché tombe così grandi per un cadavere? Perché Faraoni così megalomani non fecero neanche affrescare l'interno della loro sala?

Per vedere il film, streaming, che espone un'altra teoria, (non condivisa da me) ma molto interessante in quanto ci fa vedere la Piramide al suo interno, come pochi hanno avuto la fortuna di vedere.

Nessun commento:

Posta un commento