domenica 23 gennaio 2011

Il mistero del MA.NO.UMI

...Non vi è solo quello delle bermude... ma anche il Ma.No.Umi.

Col termine giapponese "Ma.No.Umi", "Mare del Drago", si indica un settore dell'Oceano Pacifico a forma di triangolo che va dalla baia di Tokyo, passa per le isole Ogasawara, arriva fino alle isole di Guam e Yap, per poi risalire fino alla stazione di misurazione Nojima-Zaki, a Tokyo, il quale, trovandosi agli antipodi del Triangolo della Bermude, sarebbe conosciuto dai locali pescatori da più di mille anni. Tale triangolo del Drago costuisce una delle zone al mondo con una maggior quantità di deviazioni dell'ago magnetico, di disfunzioni e interruzioni alle comunicazioni radio, di improvvise apparizioni di ondate gigantesche, di uragani intensi, improvvisi e ben localizzate, di grossi vortici e di improvvise e dense nebbie ben localizzate. E oltre a tutto questo sarebbero state segnalate la scomparsa di innumerevoli aerei, navi e sommergibili, insieme agli equipaggi e agli eventuali passeggeri. Da sottolineare l' enorme numero di sommergibili sovietici con testate nucleari scomparsi in tali acque del Pacifico.

La Russian Navy ha declassificato relazioni di incontri con UFO (Unidentified Flying Objects), la cui tecnologia supera quello che l’umanità ha mai costruito, riporta il quotidiano online Svobodnaya Pressa. Le registrazioni risalgono al periodo in cui uno speciale gruppo della Marina ha collezionato rapporti di incidenti inesplicati, consegnati da sottomarini e navi militari. Secondo il giornale, il gruppo fu diretto dal vice-comandante della Marina, Ammiraglio Nikolay Smirnov, nonchè numerosi documenti rivelano casi di possibili incontri con UFO. Vladimir Azhazha, ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore UFO afferma che il materiale divulgato è di grande valore. “Il 50% degli incontri con gli UFO è connesso con gli oceani. In un occasione un sottomarino nucleare, che era in missione di combattimento nell’Oceano Pacifico, rilevò sei oggetti sconosciuti. Dopo che l’equipaggio non riuscì a liberarsi degli inseguitori, il comandante ha ordinato di uscire in superficie. Dopo di chè videro gli oggetti uscire dall’ acqua e sparire via.

Molti eventi misteriosi avvennero nella regione del Triangolo delle Bermuda, ricorda il comandante dei sottomarini in pensione, Ammiraglio Yury Beketov. Strumenti malfunzionanti senza nessun apparente motivo oppure rilevazione di
forti interferenze. L’ ufficiale della Marina russa in pensione afferma che potrebbe essere stata una deliberata interruzione causata dagli UFO. In varie occasioni gli strumenti rilevarono oggetti che si muovevano a incredibile velocità. Il calcoli hanno dimostrato una velocità di circa 230 nodi, 400 km/h. Accelerare in questa maniera è una sfida anche in superficie. Ma la resistenza nell’ acqua è molto più elevata. E’ come se gli oggetti sfidassero le leggi della fisica. Il veterano dell’ Intelligence della Marina russa, 1° Capitano, Igor Barklay afferma che gli UFO oceanici appaiono dove ci sono concentrazioni di flotte NATO. Vicino Bahamas, Bermuda, Portorico. Sono più spesso visti nella parte più profonda dell’Oceano Atlantico, nella parte meridionale del Triangolo delle Bermuda e anche nel Mar dei Caraibi. Secondo alcuni esperti nella zona di Portorico esisterebbe una base UFO sottomarina“.

Un altro posto dove la gente vede molti UFO è nei pressi del lago Baikal, in Russia, il più profondo lago di acqua dolce al mondo. Marinai hanno continuamente visto nella profondità luci, simili a proiettori, lampeggianti come un “lampo” di saldatura elettrica. Oppure dischi o cilindri argenti e luminosi, che emanavano raggi di luce nell’ acqua. In un caso, nel 1982. un gruppo di sommozzatori militari, notano nelle profondità del lago Baikal un gruppo di creature umanoidi, vestite in abiti argentei. L’incontro ravvicinato avvenne ad una profondità di circa 50 metri e i sub hanno cercato di prendere gli alieni. Tre dei sette uomini morirono, mentre altri quattro furono gravemente feriti.

La tipica onda che si incontra nelle acque comprese nel Ma.No.Umi è chiamata col termine giapponese sankaku-nami, onda a triangolo. Si tratta di onde che sembrano dirigersi verso una nave da tre direzioni diverse. Da notare che il Triangolo del Drago si trova in una zona situata a est di una grossa massa continentale, dove lasciano il posto a profondi abissi. E i suoi dintorni sono una delle zone tettonicamente più attive del mondo. Durante la seconda guerra mondiale nella zona scomparvero numerose navi belligeranti e quindi tali scomparse non furono ritenute di carattere misterioso. Invece proprio in quelle acque avvenne ciò che in seguito gli studiosi del mistero considereranno inesplicabile: la scomparsa contemporanea di ben 5 navi da guerra giapponesi.

Era il 1942, la squadra navale, composta da tre cacciatorpediniere e due piccole portaerei, stavano svolgendo delle manovre quando non si seppe più nulla. Sembravano come volatilizzate. In seguito sia la Marina inglese che quella statunitense affermò che di tale avvenimento non sapeva nulla. Poi verso la fine del conflitto accadde un altro evento alquanto enigmatico, che fu riportato dallo scrittore Rufus Drake in The Deadly Mystery of Japan's Bermuda Triangle. Shiro Kawamoto, comandante di uno stormo di caccia tipo zero, affermò che prima dello sbarco americano di Iwo Jima, aveva ricevuto un ultimo messaggio radio dal pilota di un aereo da ricognizione Kawanishi, il quale dopo aver riferito che nello spazio aereo da essi controllato non c'erano aerei americani, comunicò un ultimo messaggio: "Sta accadendo qualcosa nel cielo…si sta aprendo..". Dopo di che il velivolo da ricognizione spariva per sempre.
Successivamente il Triangolo del Drago inghiottirà e farà scomparire nel nulla molte navi, aerei e persone. Di tanto in tanto sono apparsi resoconti di sparizioni sul quotidiano nipponico Asahi Shimbun e di riflesso su omologhi quotidiani anglossassoni, filippini e cinesi di Hong Kong. C' è da chiedersi se non ci fu anche sui quotidiani giapponesi una certa censura operata da qualche agenzia governativa segreta nipponica. Secondo documenti declassificati, sembrerebbe che, dati i vari sommergibili sovietici e almeno un aereo USA con a bordo una bomba atomica siano andati perduti, nel Triangolo del Drago si troverebbero almeno 126 testate nucleari.
Il naturalista statunitense Ivan T. Sanderson ha affermato che sulla Terra esisterebbero ben 12 punti del diavolo ad intervalli regolari di 72 gradi lungo tutto il pianeta, posizionati a 36 gradi di latitudine nord e sud, dove misteriosi vortici magnetici di origine sconosciuti farebbero sparire navi ed aerei.
Più avanti vi spiegherò cosa intendeva con questi punti focali.
Nonostante le varie argomentazioni tecniche e l'instabilità climatica e geologica del territorio inserito nel triangolo del Drago, resta da spiegare la presenza degli altri 11 triangoli del mistero, come quello del più famoso triangolo delle Bermuda. Si può solo sottolineare il fatto che l'insieme dei tragici eventi e delle misteriose sparizioni nei 12 triangoli maledetti sono ben lungi dall'essere esaurientemente e definitivamente spiegati. Intanto, le enigmatiche sparizioni continuano.

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